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La Race for the cure si corre online, Conte: “Non lasciamo sole le donne contro tumore seno”

Il Covid non ferma l'impegno della Komen Italia contro il cancro al seno: la XXI edizione della 'Race for the cure' è una maratona tutta online dalla sede dell'Agenzia Dire

Pubblicato:17-05-2020 13:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:20
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ROMA – E’ partita da pochi minuti la XXI edizione della Race for the Cure. Quest’anno niente scarpe da ginnastica sull’asfalto di Roma, niente tappeti di magliette rosa e bianche che corrono strette l’una all’altra per lanciare un messaggio di speranza a quante stanno affrontando la lotta al tumore del seno. Il Covid ha cambiato tutto, ma l’impegno della Komen Italia non si ferma e dagli studi dell’agenzia Dire la giornalista Oliva Tassara ha dato il via, in una densa diretta Fb sui canali Komen e su quelli della Dire, ad una maratona tutta online.

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“Virtuale, ma non per questo meno importante” è il messaggio che il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha lanciato all’inizio di questa edizione: “Ogni anno 2 milioni di donne nel mondo si ammalano di questo tumore. Non vanno lasciate sole. Aiutiamo Race for the cure, la ricerca, possiamo vincere questa sfida”.


SPERANZA: “LOTTA TUMORI PRIORITÀ NEI PROSSIMI MESI”

“Un abbraccio e un ringraziamento a chi ha voluto organizzare Race for the cure, a tutti i volontari che lavorano al servizio di questo giusto disegno. La lotta ai tumori è una priorità per i prossimi mesi, grazie per averla organizzata in modo virtuale”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo a Race for the cure, la maratona online in diretta dall’Agenzia Dire.

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ZINGARETTI: DA FINE MESE RIAPRIAMO SCREENING TUMORI

“La sospensione da covid “ha dato un colpo” all’attività di screening tumori nella Regione Lazio. Lo dice il presidente Nicola Zingaretti, intervenendo a Race for the cure, la maratona online in diretta dall’Agenzia Dire. “Siamo stati tre le ultime regioni a interromperli a marzo. E’ un peccato perchè negli ultimi anni il Lazio aveva avuto un’impennata nei controlli, passando sulla mammella da 250mila lettere d’invito a 415mila. Ma la sospensione è stato un colpo severo. Da domani riaprono gli esercizi commerciali, siamo al lavoro per riprendere entro fine mese anche l’attività di screening. L’obiettivo è recuperare entro due mesi tutti gli appuntamenti persi, aprendo anche la domenica se necessario“. Accanto a questo, Zingaretti pensa “all’aspetto psicologico del momento. Tutto sarà fatto in sicurezza da rischio covid, il personale sanitario sarà in condizione di garantire la sicurezza personale e la sanificazione degli strumenti. Dobbiamo infondere nelle persone coraggio e consapevolezza che non bisogna avere paura. Nessuno abbia paura, rispondete all’appello”.

RAGGI: COVID HA FERMATO TUTTO, NON DEVE FERMARE PREVENZIONE

“Ringrazio il professor Riccardo Masetti e la Komen Italia. Eravamo pronti per organizzare la maratona e per correre fisicamente, ma lo faremo in altro modo”. La Sindaca di Roma, Virginia Raggi, in collegamento in diretta Fb dal Campidoglio, insieme al presidente della Komen Italia, Riccardo Masetti, Direttore del Centro Integrato di Senologia del Policlinico Gemelli, è la prima in staffetta, tra le Istituzioni, a dare il via alla maratona online in corso dagli studi della Dire.

“Il Covid ha fermato tutto, ma il tumore non si ferma e non si deve fermare con la prevenzione- ha detto Raggi- e ciascuna donna deve essere protagonista della propria salute. Con l’avvio della Fase2- ha annunciato- è iniziato l’ allestimento del camper che doniamo come Città Metropolitana e che farà parte della vostra carovana della prevenzione per portare a casa delle persone la prevenzione con team di professionisti”.

“Tutti i sindaci di Roma sono sempre stati vicini alla Komen, ma grazie a Virginia Raggi- ha detto Masetti- che come donna ha sentito questo tema in modo particolare. Grazie per l’affetto e il modo in cui è stata vicino alla Komen Italia”.

ELEFANTI: HA CONSENTITO REALIZZAZIONE PERCORSI DI RICERCA

“Come diretti protagonisti dell’attività di ricerca che è dietro alla ‘Race for the cure’ posso dire che questa iniziativa è cruciale e ha consentito oltre che a sviluppare un alto livello assistenziale, anche la realizzazione di percorsi di ricerca”. A esprimere con queste parole vicinanza e “sostegno strutturato e istituzionale” alla maratona abituale della Komen Italia è Marco Elefanti, Direttore della Fondazione Policlinico Gemelli, che ha parlato anche della necessità di “rivedere il sistema tariffario attualmente non adeguato perchè non premia le strutture che coniugano il primo intervento chirurgico demolitivo- rispetto al tumore del seno – con quello ricostruttivo”.

A confermare la vicinanza del Policlinico Gemelli, in collegamento dagli studi della Dire, dove quest’anno la Race si sta svolgendo in diretta social a causa della pandemia, è Daniela Terribile, chirurga senologa del Gemelli di Roma e vicepresidente di Komen Italia che ha ricordato l’importanza della “diagnosi precoce che salva la vita, ma anche delle cure oggi disponibili anche per le fasi avanzate. Il Gemelli- ha aggiunto- è una casa costante per Komen. Presso l’ospedale trovano accoglienza le donne intercettate durante il percorso di prevenzione della ‘carovana’”.

HUSCHER: SOLIDARIETÀ INVESTIMENTO CHE NON FALLISCE MAI

“Stiamo uscendo da una situazione complessa e la Komen ha dato un consistente aiuto per la raccolta fondi per gli ospedali e le associazioni che si occupano di disagio sociale”. Un ringraziamento sentito quello di Alessandra Huscher, presidente del Comitato Komen Lombardia, in diretta da Brescia, che ha portato la propria testimonianza della Regione maggiormente colpita dal Covid e nel corso della maratona online Race di quest’anno, in corso dagli studi della Dire, ha ribadito come “anche quest’emergenza abbia mostrato il valore enorme della prevenzione e di come la solidarietà sia un investimento che non fallisce mai”.

MASETTI: CON ‘CAROVANA PREVENZIONE’ 250 GIORNATE IN DUE ANNI

“Nel 2007 abbiamo avuto la prima unità mobile, a fine 2017 abbiamo fatto un grande investimento per la ‘carovana della prevenzione’. Attualmente abbiamo tre camper per la lotta al tumore seno, di quelli ginecologici, e per la promozione dei corretti stili di vita. In due anni abbiamo organizzato più di 250 giornate sulla salute al femminile“. Lo dice Riccardo Masetti, presidente Komen Italia, intervenendo a Race for the cure, maratona online in diretta dall’Agenzia Dire.

DE LAURENTIIS: CI FA BENE FAR FINTA DI CORRERE

“Questa maratona ideale ci lega tutti quanti, invece di essere gli 80mila di Roma dell’anno scorso, siamo milioni connessi e ci fa bene far finta di correre, siamo stanchi di esser bloccati a casa per questo Covid19”. E’ un appello a donare, pieno di entusiasmo, quello lanciato in diretta Fb, per la XXI edizione online della Race for the cure, da Aurelio De Laurentiis, presidente onorario di Komen Italia e amico storico, insieme alla moglie, della ‘Race for the cure’. “Metto 10mila euro per iniziare” ha detto il patron del Napoli calcio, e “se tutti mettessimo anche solo 1 euro si arriverebbe a 800mila in un attimo”.

MUCCINO: MANIFESTAZIONE SERIA, SUPPORTARE RICERCA

“Anni fa ho toccato con mano l’efficienza di questa maratona e l’evento che lo suggella al Circo Massimo. Conoscendone la serietà non ho avuto difficoltà a coinvolgere molti amici. In questo momento segnato dall’emergenza covid tante malattie gravissime vanno avanti. Il mondo dovrà trovare il suo percorso, si deve dunque andare avanti con la ricerca”. Lo dice il regista Gabriele Muccino intervenendo a Race for the cure, la maratona online in diretta dall’Agenzia Dire.

CUCINOTTA: CONTRIBUIRE A DONAZIONI E REGALI DA SITO KOMEN

“Staff come la Komen Italia ci aiutano a vivere meglio. Possiamo contribuire a questa missione andando sul sito della Komen e fare donazioni, oppure regali”. Lo dice Maria Grazia Cucinotta intervenendo a Race for the cure, di cui è madrina storica, maratona online in diretta dall’Agenzia Dire. Questa esperienza mi riempie il cuore, non riesco più a farne a meno. Chi entra nel mondo Komen non ne esce più, è il mondo ideale”.

CALENDA: NON AVERE PAURA COVID, FARE SEMPRE CONTROLLI

“I malati non vanno dimenticati in questo momento di pandemia, bisogna far capire che anche durante questa emergenza la prevenzione è fondamentale, i percorsi di cura e riabilitazione funzionano molto bene. Non bisogna evitare di fare controlli per paura del covid”. Lo dice Carlo Calenda, leader di Azione, intervenendo a Race for the cure, la maratona online in diretta dall’Agenzia Dire.

“Mia moglie Violante ha avuto varie fasi della malattia- racconta- prima una leucemia, poi la scoperta di un tumore al seno alla fine del primo ciclo di cure. Quindi fu operata al seno ma si riammalò di leucemia. Abbiamo fatto un trapianto e questo ci ha tenuto molto vicini. Stiamo insieme da quando abbiamo diciotto anni, la malattia ci ha legato ancora di più dopo i tre figli. Komen per noi è diventato punto di riferimento, ci lega ad un passato terribile ma anche emotivamente molto forte. All’epoca ero anche ministro, avevo molto lavoro da fare ma oggi quell’esperienza è il nostro collante”. “Nel frattempo abbiamo avuto molte amiche che si sono ammalate di tumore al seno- aggiunge Violante- le abbiamo potute accompagnare dopo la nostra esperienza grazie a prevenzione e tempestività”.

VERDONE: SEMPRE PREVENZIONE, TUTTI SE LO DEVONO METTERE IN TESTA

“Quest’anno non avrei potuto correre perchè devo fare un’operazione all’anca, l’anno prossimo potrò fare una bella corsa”. Questo l’annuncio dell’attore Carlo Verdone, attore e amico della Komen Italia, in collegamento per partecipare alla ‘Race for the cure’ tutta virtuale, in corso dagli studi dell’agenzia Dire e in diretta sui canali Komen. “Sempre, sempre prevenzione. Tutti se lo devono mettere in testa– ha aggiunto Verdone- non è possibile che si arrivi in ritardo”. “Io Ivano, prendo te Jessica come mia sposa….” ha detto Verdone, scherzando con l’amica e collega Claudia Gerini, anche lei in collegamento, ricordando e riproponendo la storica scena della promessa nuziale di ‘Viaggi di nozze’.

GERINI: DONNE NON DIMENTICHINO CONTROLLI

“Non potevo mancare, anche gli altri anni partecipavo più o meno indirettamente. Tutto dobbiamo mantenere un contatto in sintonia col proprio corpo. La prevenzione ci salva sempre, purtroppo tra figli e lavoro noi donne ci mettiamo sempre per ultime e ci dimentichiamo di fare controlli su di noi”. Lo dice Claudia Gerini intervenendo a Race for the cure, la maratona online in diretta dall’Agenzia Dire. 

CASA SURACE: LA NOSTRA FAMIGLIA È MATRIARCALE, DONNE COMANDANO

C’è anche ‘Casa Surace’ nella staffetta di ospiti e testimonianze che hanno animato la maratona social della Race for the Cure 2020, in diretta su Fb dagli studi Dire, inziata alle 15 e ancora a pieno ritmo. “Più bravi a fare maratone a tavola che di sport” ha detto Daniele, sorridendo e ricordando che Casa Surace è per le donne e vicina a loro e alle loro esigenze: “Per noi la figura della donna è la piu importante. La nostra è una famiglia matriarcale e le donne comandano”. E anche se la maratona quest’anno non può essere sportiva, la nonna di Casa Surace, rispettando le tradizioni, ha cucinato una ricchissima ‘Amatriciana’, anche se nessuno ha corso.

MALAGÒ: CONI SUPPORTA LAVORO ENCOMIABILE KOMEN

“Sono molto legato a Komen e alla Race for the cure e mi dispiace non aver potuto svolgere quest’anno la tradizionale conferenza di presentazione al Coni, ormai è un appuntamento fisso. Avete il supporto con i social del Coni, siete encombiabili. Rende orgogliosi stare a bordo della vostra attività”. Lo dice Giovanni Malagò, presidente Coni, intervenendo a Race for the cure, la maratona online in diretta dall’Agenzia Dire.

“Vi ho molto pensato- racconta- oggi per me è una giornata particolarmente felice perchè sono diventato nonno. L’anno prossimo spero di portare tutte e due le mie figlie a fare una corsetta alla Race”.

MAURIZIO MANNONI: TUMORE AL SENO TOCCATO ANCHE A ME

“Avrei preferito fare 10 giri al Circo Massimo, piuttosto che collegarmi…. Chi poteva immaginare non si svolgesse la Race, quel mare di gente, la manifestazione è tra le vittime più dolorose di questa pandemia”. E’ il giornalista Maurizio Mannoni a partecipare, con una testimonianza personale, alla Race for the Cure 2020, quest’anno tutta virtuale dagli studi della Dire e in diretta sui canali Komen Italia.

Mannoni ha vissuto l’esperienza del tumore al seno, che raramente colpisce gli uomini, spesso portatori di mutazione genetica: “Masetti conosce il caso della mia famiglia. Ero sicuro che all’uomo non potesse capitare, è toccato anche a me e questo vale come monito per tutti: controlliamoci, può riguardare anche noi uomini”. E infine un appello per i controlli e una preoccupazione per i follow-up che la pandemia ha rallentato: “E’ pericolosissimo” ha detto il giornalista, sperando di poter tornare presto alla normalità.

ROSANNA BANFI: MANCA CIRCO MASSIMO, IMPORTANTI LE ASSOCIAZIONI

“Che dispiacere non essere al Circo massimo, sotto quel sole o sotto la pioggia. Quanto mi manca quel momento”. In collegamento durante la maratona social della Race for the Cure 2020 a rimpiangere la ‘corsa’ tradizionale, fermata dalla pandemia, è l’attrice Rosanna Banfi, survivor e madrina storica della Race delle ‘donne in rosa’. “La mia grande fortuna è avere avuto – durante la malattia – il supporto e l’aiuto dei miei familiari- ha detto Rosanna, collegata insieme a suo marito e al papà Lino- E quando non ci sono questi affetti entrano in gioco le associazioni con l’aiuto psicologico che offrono”.

Per questo ha citato il “Nuovo reparto del Policlinico Gemelli”, realizzato dalla Komen che offre alle donne in cura per il tumore del seno “tanti strumenti aggiuntivi scientificamente validati”, come ha spiegato il presidente Komen Italia, Riccardo Masetti in studio al timone della maratona con la giornalista Olivia Tassara. Una conclusione divertente, a fine collegamento, quella di Lino Banfi che ha commentato così la maratona Fb che quest’anno ha portato la Race dal Circo Massimo agli studi della Dire: “Mia figlia mi diceva sempre ‘Papà devi venire, fare anche solo 100 metri’. Mi piace questa maratona, quest’anno la puoi fare da seduti, vuoi veder che vinco….!”.

(Articoli di Silvia Mari e Federico Sorrentino)

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