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Sociale, domani a Venosa il premio ‘Uguaglianza nella diversità’

Sabato 18 maggio, a Venosa, in provincia di Potenza, la cerimonia di assegnazione del premio Tomaso Viglione, arrivato quest'anno alla sua XII edizione.

Pubblicato:17-05-2019 16:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:28
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ROMA – Sabato 18 maggio, a Venosa, in provincia di Potenza, la cerimonia di assegnazione del premio Tomaso Viglione, arrivato quest’anno alla sua XII edizione.

Il premio ‘Uguaglianza nella diversità’, organizzato dai Padri Trinitari, vedrà la presenza del vescovo della Diocesi Melfi-Rapolla-Venosa, di Antonio Cabrini, campione del mondo di calcio con l’Italia nel 1982, e di Daniele Cassioli, campione del mondo di sci nautico paralimpico.

Il premio “vuole innanzitutto mantenere vivo l’impegno per la disabilità e proporlo come esempio alle giovani generazioni”, ha detto Padre Luigi Buccarello, ministro provinciale dell’Ordine dei Trinitari, all’agenzia Dire. Così, ai ragazzi e alle scuole del territorio è stata data la possibilità di partecipare, presentando – dalla scuola primaria fino all’università – testi, disegni, manifesti, poesie, dipinti, coreografie e spot. Dando sfogo alla creatività che diviene veicolo di promozione e comprensione del valore della diversità.


L’obiettivo è quello di far passare un messaggio fondamentale, ha continuato il ministro provinciale, “che la società cresce nella misura in cui non esclude nessuno, e si qualifica nella misura in cui riserva attenzione alle persone che noi chiamiamo ‘speciali’. Perché la loro diversità- ha continuato- cerchiamo di accompagnarla non come un problema ma come un dono e una risorsa per tutti”.

In secondo luogo il premio “vuole ricordare un nostro operatore, lo psicologo Tomaso Viglione, che ha dato tutto il suo entusiasmo, impegno e professionalità all’universo della disabilità”.

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Fondato da Giovanni de Matha e approvato da Papa Innocenzo III nel 1198, l’Ordine dei Padri Trinitari si propone, infatti, la missione di unire il culto della Trinità alla liberazione dalla schiavitù. “Non conventi chiusi ma case aperte. Aperte all’ospitalità e all’accoglienza delle persone povere e disagiate, quelli che Papa Francesco chiamerebbe scarto della società”.

Per questo la giornata di domani “significa aprire le porte della nostra casa e della nostra struttura a tutti e soprattutto ai giovani. Perchè- ha spiegato Buccarello- abbiamo sempre immaginato strutture accoglienti verso il territorio, dove vivono i valori della solidarietà e della condivisione”.

Con base a Venosa, in provincia di Potenza, i Padri sono impegnati da anni in favore della disabilità, con un Centro di Riabilitazione e uno di Formazione all’attivo. Lì ragazzi e adulti disabili sono coinvolti in diverse attività riabilitative, dalla chinesiterapia alla psicomotricità, passando per la logoterapia, l’ippoterapia, l’arte e lo sport.

Alla presenza di tutte le scuole che hanno partecipato “e prodotto riflessioni in tema di inclusione e uguaglianza nella diversità”, verranno premiati i lavori ritenuti “più attenti al mondo della disabilità”, ricordando sempre che quest’attenzione è parte fondante dello spirito dei Trinitari, “il cui carisma si fonda sull’affrontare i bisogni di oggi, dando sempre una risposta di carità”.

Ultimamente poi, ha raccontato il ministro provinciale, “stiamo cercando di coniugare la ricerca della carità con la ricerca scientifica, sviluppando un rapporto e una collaborazione con centri ed enti di ricerca, aprendoci soprattutto al tema delle malattie rare. Tema che- ha concluso- coinvolge moltissimo i nostri ragazzi”. Tre dunque i concetti fondamentali: “Attenzione umana, sensibilità e vicinanza al mondo della ricerca”.

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