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Richetti (Pd): “Quella tra M5s e Lega è un’operazione di potere”

"Sembra una discussione tra aziende e non partiti"

Pubblicato:17-05-2018 09:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:54
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ROMA – “Sulle questioni più delicate, più difficilmente realizzabili, stanno annacquando un po’ i contenuti della proposta. Si parla di aliquote fisse invece che la flat tax, e mi chiedo, rispetto alla situazione attuale, cosa cambi sulla fiscalità. Si parla di un reddito di cittadinanza che non si realizza fino a quando non c’è la riforma per i centri per l’impiego. Mi pare che gradualmente ci sia la consapevolezza che tutto ciò che si era promesso costituisce indebitamento importante e quindi si alleggerisce, e ciò che può diventare bandiera viene messo come contenuto principale. È una feroce operazione di potere, questo è evidente”. Lo ha detto a Sky TG24 Mattina il responsabile della comunicazione del Pd Matteo Richetti, in merito all’accordo di governo tra M5S e Lega.  Rispondendo alla domanda se il Pd abbia fatto bene a interrompere il dialogo con il M5S per la formazione di un nuovo esecutivo, Richetti ha spiegato: “La discussione di questi giorni sembra sempre più una discussione tra aziende che devono costruire un piano industriale e non una discussione tra forze politiche che devono condividere un’alleanza su valori e proposte. Anche questo è un elemento che allontana la nostra parabola politica, che spero sia di ripresa al più presto, da quello che stiamo vedendo”.

“No a divisioni su data del congresso”

“Pare che il vero nodo della discussione sia quando fare un Congresso e non c’è bisogno di posizionarsi tra renziani e anti renziani per vedere che è un elemento indispensabile nel riposizionamento del Pd, nell’elaborazione del profilo di partito, nella definizione di alcuni temi chiave nella nostra proposta politica. Non può essere oggetto di divisione che si faccia a ottobre, novembre o febbraio”. Così a Sky TG24 Mattina il responsabile della comunicazione del PD Matteo Richetti, parlando della discussione interna al suo partito per la realizzazione di un nuovo congresso. “Si chiariscano– ha proseguito- questi due aspetti: il congresso serve e lo si fissa. Martina può essere il traghettatore di questo partito se non sarà candidato al congresso. L’idea è che la safety car garantisce che quando la corsa riprende lei in corsa non ci sia, altrimenti è prima per definizione”.

“Oggi partito non è pronto a risposta politica”

“Mai come in questo momento c’è bisogno del Pd e mai come in questo momento il Pd non è pronto a questa risposta. Questo tema non risponde a una data o al mese del congresso o a una persona che si candida, risponde a un progetto politico”.


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