ROMA – “Sulle questioni più delicate, più difficilmente realizzabili, stanno annacquando un po’ i contenuti della proposta. Si parla di aliquote fisse invece che la flat tax, e mi chiedo, rispetto alla situazione attuale, cosa cambi sulla fiscalità. Si parla di un reddito di cittadinanza che non si realizza fino a quando non c’è la riforma per i centri per l’impiego. Mi pare che gradualmente ci sia la consapevolezza che tutto ciò che si era promesso costituisce indebitamento importante e quindi si alleggerisce, e ciò che può diventare bandiera viene messo come contenuto principale. È una feroce operazione di potere, questo è evidente”. Lo ha detto a Sky TG24 Mattina il responsabile della comunicazione del Pd Matteo Richetti, in merito all’accordo di governo tra M5S e Lega. Rispondendo alla domanda se il Pd abbia fatto bene a interrompere il dialogo con il M5S per la formazione di un nuovo esecutivo, Richetti ha spiegato: “La discussione di questi giorni sembra sempre più una discussione tra aziende che devono costruire un piano industriale e non una discussione tra forze politiche che devono condividere un’alleanza su valori e proposte. Anche questo è un elemento che allontana la nostra parabola politica, che spero sia di ripresa al più presto, da quello che stiamo vedendo”.
“Pare che il vero nodo della discussione sia quando fare un Congresso e non c’è bisogno di posizionarsi tra renziani e anti renziani per vedere che è un elemento indispensabile nel riposizionamento del Pd, nell’elaborazione del profilo di partito, nella definizione di alcuni temi chiave nella nostra proposta politica. Non può essere oggetto di divisione che si faccia a ottobre, novembre o febbraio”. Così a Sky TG24 Mattina il responsabile della comunicazione del PD Matteo Richetti, parlando della discussione interna al suo partito per la realizzazione di un nuovo congresso. “Si chiariscano– ha proseguito- questi due aspetti: il congresso serve e lo si fissa. Martina può essere il traghettatore di questo partito se non sarà candidato al congresso. L’idea è che la safety car garantisce che quando la corsa riprende lei in corsa non ci sia, altrimenti è prima per definizione”.
“Mai come in questo momento c’è bisogno del Pd e mai come in questo momento il Pd non è pronto a questa risposta. Questo tema non risponde a una data o al mese del congresso o a una persona che si candida, risponde a un progetto politico”.
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