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Nucleare, tecnici ungheresi in visita alla centrale di Caorso

La delegazione è stata accolta dai tecnici Sogin che hanno illustrato le principali operazioni di decommissioning realizzate e in corso nel sito

Pubblicato:17-05-2017 16:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:14

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ROMA – Una delegazione di tecnici della centrale nucleare ungherese di Paks ha visitato nei giorni scorsi la centrale nucleare di Caorso (Piacenza).

L’iniziativa mira ad instaurare un rapporto di condivisione dei reciproci know-how per lo sviluppo di future cooperazioni nei diversi ambiti del project management e della gestione dei rifiuti radioattivi. La delegazione è stata accolta dai tecnici Sogin che hanno illustrato le principali operazioni di decommissioning realizzate e in corso nel sito.

Sono state, inoltre, presentate le attività di alta formazione tecnico-scientifica curate dalla Radwaste Management School (Rms) del Gruppo Sogin.


La Scuola assicura l’aggiornamento professionale e promuove l’innovazione gestionale e tecnologica attraverso un’offerta formativa in continua espansione, oggi costituita da 85 corsi nei diversi ambiti disciplinari legati al decommissioning.

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Questa visita rientra nel percorso avviato dal Gruppo Sogin, insieme alla Rms, per rafforzare le sinergie con gli altri operatori internazionali del settore, come già avvenuto nel caso del training dell’autunno scorso, sempre a Caorso, dedicato ad un gruppo di esperti taiwanesi della Taipower, che si stanno preparando ad affrontare il decommissioning di un loro impianto simile a quello piacentino.

Tali iniziative confermano il valore dell’esperienza maturata dal nostro Paese, oggi impegnato nella chiusura del ciclo elettronucleare, all’interno della filiera industriale internazionale del settore. Sogin sta progettando e implementando diverse e complesse soluzioni manageriali ed ingegneristiche per terminare il decommissioning negli otto siti nucleari italiani, tutti caratterizzati da tecnologie costruttive differenti. Sogin è stata riconosciuta a livello internazionale come un operatore dal know-how distintivo che opera con tecnologie avanzate e nel rispetto dei più severi standard ambientali. In questa ottica lo staff tecnico ungherese ha scelto l’Italia e Sogin per confrontarsi sulle reciproche conoscenze nell’ambito della radioprotezione e della gestione dei rifiuti radioattivi.

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