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Francia, né di destra né di sinistra: nasce il governo Macron

Esponenti socialisti, conservatori, ecologisti e centristi, a conferma di un tentativo di andar oltre le divisioni tra destra e sinistra

Pubblicato:17-05-2017 14:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:14

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ROMA – Diciotto ministri, con esponenti socialisti, conservatori, ecologisti e centristi, a conferma di un tentativo di andar oltre le divisioni tra destra e sinistra: le edizioni online dei principali quotidiani di Francia sintetizzano così oggi la composizione del primo governo del presidente Emmanuel Macron.

Tra i nomi di spicco figura Jean-Yves Le Drian, titolare della Difesa nell’amministrazione dell’ex presidente Francois Hollande, nominato ora agli Esteri. Il conservatore Bruno Le Maire è stato scelto per l’Economia, mentre il sindaco socialista Gerard Collomb andrà agli Interni. Il centrista Francois Bayrou è stato selezionato per la Giustizia. Al dicastero per la Transizione ecologica e solidale, invece, l’ambientalista Nicolas Hulot.


Diversi gli incarichi di governo affidati a donne. Agnes Buzyn sarà ministro della Sanità, Laura Flessel andrà allo Sport e Sylvie Goulard, eurodeputata centrista, sarà responsabile delle Forze armate.

A guidare l’esecutivo, come noto da lunedì, sarà il conservatore Edouard Philippe.

NE’ DONNE NE’ INFANZIA TRA I MINISTERI

Niente ministero per i Diritti delle donne ne’ per l’Infanzia nel nuovo esecutivo Macron.

Molti i delusi, che sui social network esprimono tutto il loro disappunto.

Lyes Louffok, membro del Consiglio nazionale per la protezione dell’Infanzia (Cnpe), su Twitter ha scritto: “Delusione enorme! Macron ha soppresso il ministero dell’Infanzia. Un insulto verso tutte le vittime”, seguito dall’hashtag “la rage”, ossia “rabbia” in francese. Macron a fine aprile aveva anche promesso un ministero specifico per i diritti “in rosa”, a quell’epoca ancora parte del ministero per l’Infanzia, che aveva anche la delega alla Famiglia. A ricordarlo sempre attraverso un tweet e’ Caroline De Hass, militante femminista, imprenditrice e candidata alle prossime legislative, tra i principali oppositori in questi mesi della riforma sul lavoro presentata dal governo Hollande: “Ecco. Emmanuel Macron ha mentito. Che sorpresa”, quindi ha ritwittato l’annuncio di Macron del 28 aprile, in cui l’allora candidato di ‘En marche!’ scriveva: “Ci sara’ un ministero pieno per i diritti delle donne”. Per le Pari opportunita’ Macron, col premier Edouard Philippe, ha previsto comunque un segretario generale: si tratta di Marlene Schiappa, fondatrice del noto blogger ‘Mamma lavora’, e responsabile dell’uguaglianza tra i sessi durante la campagna presidenziale.

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