Si allarga l’allerta rossa, dopo il Piemonte a rischio anche le pianure di Parma e Piacenza

I livelli del Po che sono in crescita e a San Sebastiano (Torino) hanno superato il livello di pericolo, 190 le evacuazioni

Pubblicato:17-04-2025 09:54
Ultimo aggiornamento:17-04-2025 17:51
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TORINO – Ansia in Piemonte per i livelli del Po che sono in crescita e a San Sebastiano (Torino) hanno superato il livello di pericolo. Livello superato anche dai torrenti Malone a Front Canavese e Brandizzo, Orco a Castellamonte e San Benigno Canavese, Soana a Pont Canavese, Cervo a Quinto Vercellese. Nella serata di ieri la Protezione civile regionale ha fornito al Comune di Borgosesia le brandine necessarie per ospitare in palestra le 150 persone della frazione Isola per la quali era stata disposta l’evacuazione preventiva per la potenziale criticità del fiume Sesia. Altre 40 sono state sfollate a Villadossola (Verbano Cusio Ossola). Al momento- fa sapere la Regione- risultano isolati nel Canavese i Comuni di Pont, Valprato, Ronco e Frassinetto, ma si sta lavorando per ripristinare i collegamenti.

L’allerta rossa era stata diramata ieri sulle valli Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, Sangone e bassa Valsusa e ancora arancione su alta Valsusa, valli Chisone, Pellice, Po e Tanaro, pianura settentrionale, torinese e cuneese. L’allerta è invece gialla sulle valli Varaita, Belbo, Bormida e Scrivia.
Nelle ultime ore si sono registrate piogge localmente molto forti che hanno interessato principalmente il Verbano, l’alto Vercellese, il Biellese e il Torinese. I quantitativi pluviometrici maggiori sono stati osservati nelle stazioni di Domodossola (VB) con 105 mm, Larecchio (VB) con 96 mm, Boccioleto (VC) con 80mm, Camparient (BI) con 76 mm, Ala di Stura (TO) con 72 mm, Piano Audi (TO) con 110 mm, Niquidetto (TO) con 100 mm, Varisella (TO) con 91 mm e Balme (TO) con 90 mm. Le intense precipitazioni hanno determinato l’innalzamento del Toce e del Sesia.

Il presidente della Regione Alberto Cirio ha partecipato questa mattina nella sede della Protezione civile alla riunione che ha fatto il punto sulla nottata: “Sono stati attivati 4 centri di controllo provinciali, 180 comunali e sono oltre 1.000 in questo momento i volontari della nostra Protezione civile, del coordinamento Aib e della Croce rossa italiana, che insieme a tutte le realtà coinvolte stanno lavorando per la nostra sicurezza. Abbiamo alcune situazioni di criticità, soprattutto per frane e allagamenti. A Borgosesia sono state sfollate per precauzione 150 persone e altre 40 a Villadossola e sono assistite dai nostri volontari”.

Secondo le previsioni, l’approfondimento di una saccatura atlantica sul Mediterraneo centro-occidentale continua a convogliare venti di scirocco in quota e orientali nei bassi strati sul Piemonte, mantenendo tempo perturbato. Dalla serata di ieri lo sviluppo di un profondo minimo tra la Corsica e il Mar Ligure ha determinato un ulteriore peggioramento. Un’attenuazione dei fenomeni è attesa dal pomeriggio di oggi. Venerdì dovrebbe tornare il sole.

Da ieri il Po è osservato speciale. Le precipitazioni nel settore nord occidentale dell’Italia stanno determinando un ulteriore incremento dei livelli idrometrici del fiume, che si stima possano superare nell’arco delle prossime 24 ore la seconda soglia di criticità (moderata, colore arancione) nel tratto piemontese tra Carignano e Isola Sant’Antonio, che comprende anche la città di Torino. È possibile che i livelli superino anche della terza soglia (criticità elevata, colore rosso) nel tratto tra San Sebastiano e Crescentino. “La propagazione della piena proseguirà verso le aree vallive con valori che saranno oggetto di ulteriori aggiornamenti nei prossimi comunicati”, spiega l’Aipo il cui personale del Servizio di piena centrale e degli uffici territoriali è attivo per il monitoraggio e la verifica delle opere idrauliche, in coordinamento con tutti gli enti del sistema di Protezione civile.

Sempre ieri nel Verbano-Cusio-Ossol, 30 persone sono state evacuate dalla proprio case a causa di due frane causate dalle piogge. E non va meglio nemmeno alla città di Torino, dove con una nota, il comune ha fatto sapere che i Murazzi sono stati chiusi per precauzione.

SCATTA ALLERTA ROSSA ANCHE PER PIANURE PARMA E PIACENZA

A seguito dell’ondata di maltempo che sta colpendo il nord-ovest dell’Italia scatta l’allerta rossa anche per le zone di pianura delle province di Parma e Piacenza. Nel resto dell’Emilia-Romagna, il bollettino della Protezione civile assegna invece allerta gialla per tutte le aree emiliane fino a Bologna, dalla montagna alla pianura, e per l’Appennino romagnolo in provincia di Forlì-Cesena e Rimini. Verdi invece le altre zone, compreso il ferrarese. L’allerta vale per la giornata di domani, venerdì 18 aprile, quando “saranno possibili precipitazioni, localmente intense, anche a carattere di rovescio temporalesco, più probabili sui rilievi e in particolare sul crinale appenninico centrale, tra la notte ed il mattino”, si legge nel bollettino della Protezione civile. Si potranno quindi “generare nuovi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua maggiori del settore centrale, già caratterizzati dalle piene dei giorni precedenti, con livelli superiori alle soglie 1 o localmente prossimi alle soglie 2”.

Nelle aree di crinale di tutta l’Emilia-Romagna e nelle zone montane e collinari occidentali “saranno possibili residui e localizzati fenomeni di ruscellamento e frane su versanti caratterizzati da condizioni idrogeologiche fragili, anche a seguito delle piogge dei giorni precedenti”. L’allerta rossa per criticità idraulica sulle pianure centro-occidentali vicino al Po “è riferita al transito della piena, con livelli prossimi o superiori alle soglie 3 nella pianura occidentale e prossimi alle soglie 1 nelle pianure centrali”. Sono previsti inoltre, “tra la notte e il primo mattino, venti forti (50-61 Km/h) da sud-ovest con possibili temporanei rinforzi o raffiche di intensità superiore sui rilievi centro-orientali, in attenuazione nel corso della giornata”.

DISAGI A CIRCOLAZIONE FERROVIARIA IN PIEMONTE, LOMBARDIA E LAZIO

Il maltempo abbattutosi in Italia sta procurando diversi disagi alla circolazione ferroviaria, in particolare nelle regioni di Piemonte, Lombardia e Lazio. La circolazione ferroviaria è sospesa tra Settimo Torinese e Rivarolo della linea Rivarolo-Settimo per rischio esondazione del fiume Malone, causato dalle avverse condizioni meteo. Il servizio è riprogrammato con bus sostitutivi. Sulla linea Santhià-Biella la circolazione è sospesa tra Salussola e Biella per danni causati dal maltempo. Anche in questo caso il servizio è riprogrammato con bus spola tra le due località. La circolazione è sospesa anche sulla linea Domodossola-Milano tra Domodossola e Premosello per allagamento della sede ferroviaria. Da Bardonecchia verso Modane, sulla linea Torino-Bardonecchia-Modane, la circolazione è sospesa per abbondante presenza di neve tra Modane e Chambéry, in territorio francese. Al momento, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria francese non ha ancora comunicato i tempi di ripristino della linea. La circolazione è invece rallentata, sulla linea Domodossola-Novara, in entrambe le direzioni per avverse condizioni meteo, e Roma-Civitavecchia per la presenza di un albero sulla sede ferroviaria in seguito a maltempo.

CHIUSO PONTE SUL PO A CHIVASSO, PROVINCIALE NON PERCORRIBILE

Il ponte bailey sul Po a Chivasso è stato chiuso al traffico “a causa dell’elevata criticità del fiume”. Lo fa sapere con una nota il Comune. La strada provinciale 590 non è percorribile né in direzione San Raffaele Cimena, né in direzione San Sebastiano da Po.
Rese impercorribili dal maltempo sono interdette al transito anche via Rigazzi e l’accesso a via Brozola. Disagi si registrano in alcune abitazioni raggiunte dall’acqua, sia nel capoluogo che in frazioni come Borghetto.

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