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Luca Argentero si confessa: “Mi sento un rottame, ho la testa grigia, la pancia e le rughe”

L'attore torinese che ha appena compiuto 45 anni da domani sarà in libreria con la sua prima opera edita da Mondadori 'Disdici tutti i miei impegni'

Pubblicato:17-04-2023 16:58
Ultimo aggiornamento:17-04-2023 16:58

luca argentero
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(Foto da Instagram)

ROMA – “Mi sento un rottame. Ho la testa ormai grigia, la pancia, le rughe“. Luca Argentero si racconta in un’intervista al Corriere della Sera rivelando quello che non tutti vedono ad una prima occhiata. L’attore torinese che ha appena compiuto 45 anni da domani sarà in libreria con la sua prima opera edita da Mondadori, ‘Disdici tutti i miei impegni, in cui racconta la storia di Fabio Resti, un imprenditore romano scapolo e sciupafemmine che finisce ai domiciliari per dei pasticci finanziari.

Argentero racconta che il suo protagonista è proprio un personaggio lontano anni luce da sé, dai suoi gusti e dal suo vissuto privato. Lui, che lo conosciamo tutti come Doc, il coscienzioso e fidato medico della serie Rai Doc- Nelle tue mani, cosa cosa c’entra Fabio Resti? “Proprio nulla- risponde- e il romanzo l’ho scritto per questo: volevo dimostrare che sono anche in grado di immaginare cose turpi. Scherzo. Mi sono divertito a disegnare un personaggio completamente diverso da me. Anche perché non mi dispiacerebbe farne una serie televisiva e magari firmare la regia. Da un certo punto di vista essere l’imprenditore Fabio Resti “è più facile. È facile tirare l’alba, rovinarsi con il fumo e la birra o cambiare donna ogni notte. Vorrei vederlo a cambiare i pannolini, a impegnarsi seriamente in un rapporto sentimentale o a cercare di trattenere le paure che già mi assalgono quando penso a mia figlia e al suo futuro. La responsabilità è difficile, si impara giorno dopo giorno, sbaglio dopo sbaglio”. E l’attore lo sa, dato che da poco è nato il suo secondo figlio Noè Roberto avuto dall’attrice Cristina Marino con cui ha anche un’altra figlia, Nina Speranza, nata nel 2020.


“Io sono stato e sono un uomo fortunatissimo- prosegue Argentero nella sua intervista- Ho recitato in film diretti da registi come Ozpetek, Comencini o Placido senza aver mai studiato recitazione per un solo giorno della mia vita. Ho lavorato in serie di successo come Carabinieri Doc avendo il privilegio di stare accanto a grandi attori e grandi attrici. Però sono una persona consapevole, me lo riconosco. Mi osservo, mi critico, mi analizzo. E so benissimo che il fatto di essere bello ha aiutato, eccome. Le dirò di più: ho sfruttato la bellezza quando ho potuto“. E sulla parentesi sul reality che l’ha lanciato non usa mezzi termini: il Grande Fratello “lo feci per soldi. Calcolai che se avessi vinto la cifra in palio avrei potuto riposarmi un poco e decidere che cosa fare del mio futuro, visto che mi ero appena laureato (in Economia, ndr). Anche adesso faccio calcoli. Ho scritto il libro perché mi piacerebbe lavorare intensamente ancora per qualche anno, guadagnare abbastanza per vivere bene e far vivere bene la mia famiglia e poi vorrei andare in pensione a 55 anni. Viaggiare con mia moglie, riposarmi, leggere e scrivere libri e sceneggiature. Ogni tanto, poi, fare un film che mi piace ma solo per il gusto di farlo. Non ha senso andare in pensione tardi”.

LA SINOSSI

La vita scintillante di Fabio Resti, imprenditore romano che traffica con successo nel business degli eventi aziendali, piomba nell’ombra più anonima quando riceve una inattesa telefonata da parte della Guardia di Finanza: l’ufficiale Belfiore deve consegnargli una urgente comunicazione giudiziaria che lo riguarda. Causa il possibile inquinamento delle prove, Fabio è costretto a disdire tutti gli impegni e a iniziare l’estate agli arresti domiciliari, a casa dei suoi genitori, in via di Val Tellina, invece che a Formentera o in Salento. È un colpo durissimo, ma anche l’inizio di una piccola, personale rivoluzione.

Il confino nell’appartamento dei suoi anni giovanili, l’osservazione dell’amorevole ménage degli arzilli genitori, l’ambiguo fascino di una ragazza che abita nell’appartamento di fronte, le sabbiose lungaggini della giustizia italiana, il diradarsi dei rapporti con colleghi e amici e altri accadimenti e personaggi di contorno trasformeranno la cameretta di Fabio da luogo di detenzione a trampolino verso un futuro diverso dal suo recente passato.

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