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Alla Abb di Vittuone sindacalista licenziato il giorno prima di rientrare in fabbrica: “E’ rappresaglia”

Ira dei sindacati che proclamano due ore di sciopero in tutti gli stabilimenti della Abb

Pubblicato:17-04-2019 11:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:22

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MILANO – Licenziato il giorno prima di tornare al lavoro, al rientro dopo un periodo di aspettativa sindacale. Succede alla Abb di Vittuone, in provincia di Milano: l’azienda ieri ha comunicato a un dipendente, che appunto oggi doveva riprendere servizio dopo il distacco per l’impegno nel sindacato, il licenziamento per soppressione del posto di lavoro.

Furiosa la reazione di Fim-Fiom-Uilm nazionali che parlano di “motivazioni pretestuose e inaccettabili, soprattutto perché in un gruppo con oltre 5.000 dipendenti sussistono sicuramente le possibilità di ricollocazione di un dipendente”.

Inoltre, in Abb è in corso confronto per la riorganizzazione della realtà di Vittuone dove l’azienda ha dichiarato di voler “ricercare le migliori soluzioni per attutire l’impatto occupazionale sui lavoratori coinvolti operanti nei 123 posti interessati dalla riorganizzazione stessa”, ricordano le tre sigle.


Il che rende il licenziamento doppiamente indigeribile. Ma anche “discriminatorio nei confronti di chi in questi anni si è impegnato per ragioni sindacali a sostegno delle vertenze aziendali e dei colleghi di Abb”.

E dunque, nell’esprimere la più forte solidarietà al lavorare e “collega”, Fim-Fiom-Uilm dichiarano due ore di sciopero in ogni stabilimento del gruppo Abb (le modalità saranno definite a livello aziendale) contro un “comportamento inaccettabile” dell’azienda “a cui chiediamo il ritiro di questa decisione, soprattutto in un momento delicato come quello attuale dove le organizzazioni sindacali sono impegnate in una delicata trattativa sia sul piano industriale sia sulla ristrutturazione di Vittuone”.

Per Mirco Rota, responsabile Fiom per il gruppo Abb, “è sconvolgente il modo di operare della multinazionale. Non più tardi di qualche settimana fa Abb dichiarava al ministero del Lavoro di voler trovare soluzioni di ricollocazione di tutti i 123 esuberi di Vittuone e ora licenzia un sindacalista in procinto di rientrare motivandolo con la soppressione del posto. Si tratta di una rappresaglia”.

E siccome è in atto “una vertenza nella quale è pienamente coinvolto il ministero– conclude Rota– riteniamo indispensabile un intervento dell’Esecutivo nei confronti di Abb affinché il provvedimento venga immediatamente ritirato”.

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