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L’EVENTO – La Simm a Catania fa il punto su medicina delle migrazioni

Il 18 aprile il via al congresso

Pubblicato:17-04-2018 11:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:46
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medici_braccia
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ROMA – Si apre domani a Catania il XV Congresso della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM) sotto il titolo “Dinamiche di salute e migrazioni tra continuità e nuovi bisogni” (18- 20 aprile, Auditorium Ex Monastero dei Benedettini, Università degli Studi di Catania). L’evento si qualifica come il più autorevole luogo di approfondimento sui diritti alla salute di migranti e richiedenti asilo nel nostro Paese, nonché uno dei massimi ambiti di riflessione europea su accoglienza e salute. A presiedere i lavoro sarà Maurizio Marceca, attuale presidente Simm, docente di igiene e sanità pubblica alla Sapienza di Roma, esperto di sanità con particolare riferimento alle implicazioni relative al fenomeno dell’immigrazione ed alle disuguaglianze in salute. L’evento si aprirà con la lezione magistrale “Le migrazioni come determinante di salute” tenuta da Francesco Castelli, docente a Brescia di malattie infettive (e titolare della Cattedra Unesco “Training and Empowering Human Resources For Health Development in Resource-limited Countries”).

I temi che verranno affrontati

L’interesse dell’evento Simm sta indubbiamente nell’emergenza dei temi affrontati, con un approccio capace di intersecare le problematiche globali, con quelle più territoriali e nazionali, all’interno di una serie di sessioni plenarie che affronteranno singole aree di patologia (migranti e cronicità, migranti e Tbc, migranti e disagio mentale, extra-comunitari e diabete), che porranno grande attenzione alle problematiche dei minori (minori vittime di violenza; La salute del bambino rifugiato: barriere nell’accesso ai servizi sanitari e possibili soluzioni nel contesto europeo; Flussi migratori e tutela del ‘superiore interesse del minore’), presentando anche trials scientifici e progetti (Accoglienza Sanitaria del Bambino da Adozione Internazionale: Dati di uno Studio Multicentrico Italiano; La gestione delle malattie infettive a decorso cronico: il progetto ‘Mediterraneo’; Esperienze di collaborazione pubblico e privato no profit nella risposta ai bisogni di salute dei migranti in Italia; Indagine su politiche e pratiche nella presa in carico regionale degli stranieri richiedenti protezione internazionale ), approcci di tipo legale-lavorativo (tutela della salute dei lavoratori stranieri; infortuni sul lavoro tra gli stranieri residenti in Italia).
In un programma che vede oltre venti relazioni in assemblea plenaria, sarà presente anche il Ministero della Salute con l’intervento di Serena Battilomo (direttore dell’ufficio di tutela della salute della donna, dei soggetti vulnerabili e contrasto alle diseguaglianze) che relazionerà sull’impegno ministeriale per un approccio nazionale inclusivo per la salute dei migranti. Indipendente e decisamente non organica alle più note società scientifiche, Simm, è stata istituita all’inizio del 1990 sotto la spinta di gruppi ed organizzazioni mediche che in varie parti d’Italia si occupavano di garantire il diritto all’assistenza sanitaria ad immigrati comunque presenti sul territorio nazionale, quando ancora il diritto alla salute era di fatto negato o nascosto per la maggioranza degli stranieri presenti.
“Oggi la Simm può essere considerata un policy network nazionale di scambio di esperienze, dati, evidenze scientifiche e considerazioni di politica sanitaria”, sottolinea il direttivo della Società, “che ha per obiettivi promuovere, collegare e coordinare le attività sanitarie in favore degli immigrati in Italia; favorire attività volte ad incrementare studi e ricerche nel campo della medicina delle migrazioni; costituire un forum per lo scambio, a livello nazionale ed internazionale, di informazioni e di metodologie di approccio al paziente immigrato; patrocinare attività formative nel campo della tutela della salute degli immigrati”.
Fondatori della Simm sono stati nel 1990 Enrico Nunzi (primo presidente e massimo esperto italiano di malattia di hansen, la lebbra), e Riccardo Colasanti, mentre è stato presidente della società Salvatore Geraci, a lungo responsabile dell’Area sanitaria della Caritas di Roma, tutti clinici in grado di sviluppare attività sanitarie con il fortissimo connotato etico. Non a caso il più recente statement della Simm è stato l’adesione alla mobilitazione internazionale contro la commercializzazione della salute, indetta il 7 aprile in occasione della Giornata mondiale della salute. A Catania la Simm riconfermerà la sua posizione a favore del Servizio Sanitario Nazionale, strumento principale della garanzia di cure per tutte le persone e di qualità. “Le logiche di mercato non possono interferire con un diritto costituzionale, sancito dall’Art. 32”, afferma la società scientifica, “Per questo la Simm continua a portare il proprio specifico contributo sull’universalità delle cure, e la piena applicazione della normativa sull’accesso per le persone straniere”.

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