
ROMA – Un cimitero per far risorgere un’area degradata. Non un camposanto tradizionale fatto di tombe e loculi, ma una foresta della memoria, un parco urbano con piante e alberi che ricordano chi non c’è più. È il progetto ‘Grabtree’ ideato da Legambiente, A3Paesaggio e Grab+, la rete di cittadini e associazioni che ha disegnato e conquistato il finanziamento Mit-Mibact per realizzare il Grande raccordo anulare delle bici di Roma. Il ‘Grabtree’ si estende per 60 ettari, dove è prevista la piantagione di 3.590 alberi, e ospita un lago e un ninfeo, orti urbani, vigneti, un giardino di frutti dimenticati, un teatro e uno skatepark.
L’area di intervento è l’enorme rettangolo incastrato tra Il tronchetto di penetrazione urbana della A24 e la ferrovia Roma-Napoli e Roma-Sulmona con le stazioni Prenestina e Serenissima nonché dal cimitero del Verano e Casalbertone
Una porzione di città densamente abitata e gravata da problemi ambientali. In questo territorio, durante gli scavi Tav realizzati a partire dal 1997, sono venute alla luce 2.200 tombe della più importante necropoli di età imperiale nota al mondo. L’obiettivo di Legambiente è dunque quello di far sorgere lì dove c’era l’antica necropoli, il sepolcreto del nuovo millennio.
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Grabtree è un progetto dal forte valore sociale e ambientale
“Grabtree è un progetto dal forte valore sociale e ambientale- ha detto il responsabile aree urbane di Legambiente e ideatore del Grab, Alberto Fiorillo, durante la presentazione- È un modo per cominciare a cambiare profondamente Roma, per restituire uno spazio pubblico ai cittadini e dare una nuova identità ad aree marginali e degradate”.
Questo programma di rigenerazione della nostra città rappresenta una nuova sfida del sistema urbano che ridisegna il concetto di mobilità
L’architetto paesaggista Consuelo Fabriani ha sottolineato che “questo programma di rigenerazione della nostra città rappresenta una nuova sfida del sistema urbano che ridisegna il concetto di mobilità e apre un nuovo fronte sul modo di vivere e fruire degli spazi esterni”. Secondo Legambiente un ulteriore motivo di intervento è che si tratta di un parco che doveva essere nato da almeno un decennio. Nel 2004, infatti, Comune di Roma e Tav avevano trovato un accordo per risarcire gli abitanti dei quartieri del disagio prodotto dai cantieri per l’alta velocità. Il Campidoglio avrebbe ricevuto 62 milioni di euro per opere di compensazione, circa 82 interventi tra cui il parco. I fondi sono ancora a disposizione del Comune di Roma e Legambiente ha già trovato imprese disponibili a regalare a Roma le alberature”.












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