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Ritorno alla terra contro la crisi, pronta la proposta di legge sull’autoproduzione alimentare

Ritorno alla terra contro la crisi. Producendo da

Pubblicato:17-04-2015 11:42
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:16

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agricoltura lazioRitorno alla terra contro la crisi. Producendo da sè il cibo per il proprio fabbisogno alimentare. È questo l’obiettivo della proposta di legge dei consiglieri regionali dei Riformatori Michele Cossa, Attilio Dedoni e Luigi Crisponi, presentata questa mattina nella sala stampa del Consiglio regionale. L’obiettivo del Pdl è istituire diecimila orti urbani e sociali in tutta la Sardegna per fare in modo che i sardi che si trovano in difficoltà economiche possano avere un sostegno al reddito producendo loro stessi prodotti agricoli.

“Una proposta di legge importante- spiegano i Riformatori- sul fronte economico, ma anche sociale e che mira a incentivare la nascita di orti didattici, sociali e urbani, per conseguire diverse finalità: sociali, di educazione ambientale, di recupero urbano. L’iniziativa mira, oltre che a riqualificare i territori, anche a dare ai cittadini e alle famiglie una possibilità di sviluppare una economia etica in un difficile momento di crisi. La Regione offrirebbe la possibilità di sperimentare l’autoproduzione di frutta e ortaggi sani e lo stanziamento previsto potrà consentire di realizzare fino a 10.000 orti nell’isola”.

La proposta di legge specifica che la Regione per la realizzazione degli orti concede contributi ai Comuni e agli istituti scolastici per le spese di progettazione, realizzazione di recinzioni e per iniziative di formazione e informazione. Il contributo regionale potrà coprire fino al 50% delle spese sostenute per questi interventi, per un importo massimo di 300 euro per ciascuna particella componente i lotti destinati a orti sociali e urbani e di 600 euro per ogni orto, nel caso degli orti didattici.


“Sembrano queste piccole proposte, ma in realtà sono importanti- spiega il capogruppo Attilio Dedoni- la riqualificazione per esempio delle aree industriali abbandonate passa da queste iniziative. Oltre a dare la possibilità a chi ha bisogno di lavorare”.

Per Cossa “si tratta di introdurre una normativa che incoraggi un fenomeno che sta tendendo a diffondersi in maniera ampia soprattutto in Nord Italia, ma ancora poco nel Sud e in Sardegna. Noi pensiamo che questo fenomeno possa essere ulteriormente incoraggiato se si stimola l’interesse verso la produzione degli orti anche all’interno delle aree urbane e sotto utilizzate delle zone industriali”.

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