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Tg Politico Parlamentare, edizione del 17 marzo 2023

In questa edizione del Tg politico Parlamentare si parla di: Meloni al congresso Cgil; delle celebrazioni per l'Unità nazionale; di evasione e del Ponte sullo Stretto

Pubblicato:17-03-2023 17:35
Ultimo aggiornamento:17-03-2023 18:01
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tg pol 17 marzo
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“NON TEMO I FISCHI”, MELONI DEBUTTA AL CONGRESSO CGIL

La premier Giorgia Meloni ha preso parte al congresso della CGIL a Rimini, dove alcuni delegati l’hanno contestata intonando al suo ingresso ‘Bella Ciao’. “Sono abituata ai fischi, li ricevo da 30 anni”, spiega non appena salita sul palco invitata dal segretario generale Maurizio Landini. Il confronto col sindacato “è necessario e utile”, ricorda Meloni strappando anche un timido applauso dalla platea. Quanto alla riforma fiscale, “è stata frettolosamente bocciata da alcuni – dice – ma il governo ha pensato ai fragili e al ceto medio”. Obiettivo dell’esecutivo, assicura, è ridurre il carico fiscale e contrastare gli evasori. Bocciato il reddito di cittadinanza: “Chi lo ha ricevuto è ancora povero, la misura ha fallito”, precisa la premier. Infine un ‘no’ al salario minimo. Secondo Meloni “bisogna estendere la contrattazione collettiva”.

GIORNATA DELL’UNITÀ, MATTARELLA: CI GUIDA LA COSTITUZIONE

Il 17 marzo 1861 fu sancita l’Unità d’Italia. Dopo 162 anni, “la Repubblica ha confermato sentimenti di unità e coesione stringendosi ai valori costituzionali”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella deponendo una corona d’alloro all’Altare della Patria. Dal capo dello Stato un pensiero al conflitto in Ucraina ricordando che è “un’aperta minaccia ai valori di libertà, pace e democrazia”. Celebriamo “un popolo unito, fiero, coraggioso e orgoglioso della sua Patria e della sua identità”, ha detto la premier Giorgia Meloni che ha partecipato, per la Giornata dell’Unità Nazionale, alla cerimonia in Piazza Venezia assieme al presidente del Senato, Ignazio La Russa. Intanto Fratelli d’Italia ha depositato un ddl per proclamare il 17 marzo Festa nazionale.

FISCO E AUTONOMIA, POLEMICHE SU EVASORI E REGIONI

Dalla dichiarazione infedele all’omesso versamento fino allo scudo alle imprese. È polemica sulla depenalizzazione di alcune sanzioni che il governo ha inserito nella delega fiscale approvata dal Consiglio dei ministri. Il titolare del Mef Giancarlo Giorgetti parla di un fisco che da “repressivo diventa preventivo”. La segretaria del Pd Elly Schlein non fa sconti: “L’esecutivo favorisce chi sta meglio e ha i redditi più alti”, attacca. L’obiettivo del centrodestra è stabilire un sistema con tre aliquote Irpef già dall’anno prossimo. Dal Consiglio dei ministri ieri è arrivato il via libera anche al ddl per l’Autonomia differenziata. Ciascuna Regione potrà chiedere di avocare a sé determinate competenze. Sarà però fondamentale la definizione dei Lep, i livelli minimi dei servizi da erogare in tutto il Paese.


ARRIVA IL DECRETO PER IL PONTE SULLO STRETTO

Il Governo approva il decreto legge per il Ponte sullo Stretto. “È il primo concreto passo verso la realizzazione di una infrastruttura strategica attesa da oltre un secolo”, dice il ministro ed ex presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci. Il ministero dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini, spiega che si tratta di un decreto ‘ponte’ che consente l’immediato riavvio del percorso di progettazione e realizzazione dell’opera ricostituendo la Società Stretto di Messina. “Sarà una grande occasione per il Sud del Paese”, commenta il Governatore della Calabria Roberto Occhiuto. Salvini spiega che oltre a ridurre i tempi di attraversamento tra Calabria e Sicilia, il Ponte “sarà un’opera fortemente green”. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi promette: “Questa volta non ci fermeremo”.

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