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Tg Scuola, edizione del 17 marzo 2023

In questa edizione si parla di: Edilizia scolastica; la richiesta dei giovani di avere sportelli psicologici nelle scuole; la rivoluzione green tra i banchi e rischi di ChatGpt

Pubblicato:17-03-2023 12:57
Ultimo aggiornamento:17-03-2023 12:57
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tg scuola 17 marzo
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EDILIZIA SCOLASTICA, 936 MLN DI RISORSE PNRR

Messa in sicurezza degli istituti, riqualificazione, adeguamento sismico e antincendio, eliminazione delle barriere architettoniche. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato l’elenco di 399 interventi di edilizia scolastica indicati dalle Regioni e finanziati con circa 936 mln di risorse nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il 40% dei finanziamenti è stato riservato al Mezzogiorno. Gli interventi sono stati individuati nei Piani presentati dalle Regioni entro lo scorso 17 febbraio. I Comuni e le Province possono avviare subito la definizione delle progettazioni e le procedure per l’appalto dei lavori. Con un successivo decreto, verranno autorizzati alcuni ulteriori interventi, utilizzando i residui della programmazione.

LA RICHIESTA DEI GIOVANI: “DATECI SPORTELLI PSICOLOGICI NELLE SCUOLE”

Il 28% dei giovani ha avuto un disturbo del comportamento alimentare, il 60% vede il futuro come precario e incerto e il 90% vorrebbe un supporto psicologico e non lo riceve. Sono i numeri allarmanti dell’indagine ‘Chiedimi come sto‘, che ha coinvolto più di 30mila studenti. Numeri che sono diventati oggi una proposta di legge, una richiesta di aiuto e un grido di allarme, lanciato da centinaia di studenti davanti al ministero della Salute a Roma, in occasione della Giornata del fiocchetto lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare. “È arrivato il momento di scrivere una legge sulla salute mentale, che parli di sportelli psicologici all’interno delle scuole ma che parli anche di psicologo di base o di territorio, consultori e investimenti sulla sanità”, spiega all’agenzia di stampa Dire Tullia Nargiso della Rete degli Studenti Medi Lazio, l’associazione studentesca che ha promosso l’iniziativa. Dopo il sit in davanti al ministero della Salute, i giovani hanno camminato in corteo fino al ministero dell’Istruzione, dove hanno esposto uno striscione per chiedere sportelli psicologici in ogni scuola. “Serve uno psicologo di base territoriale, bisogna combattere lo stigma della psicoterapia- dicono i ragazzi- Abbiamo il diritto di stare bene”.

‘E-PROJECT’, LA RIVOLUZIONE GREEN SI FA STRADA TRA I BANCHI

Allenare le giovani generazioni a passare dalla protesta alla proposta, nella delicata sfida tesa a proteggere il nostro pianeta dal collasso ecologico e dal fenomeno del climate change. È l’obiettivo di ‘E-project: ecological Literacy’, il progetto rivolto alle scuole superiori di tutta Italia promosso da Osservatorio Permanente Giovani-Editori ed Enel. L’iniziativa, presentata al liceo Visconti di Roma con l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel Francesco Starace, si svilupperà attorno a 5 temi, che di anno in anno saranno scelti da esperti, sui quali gli alunni e le alunne delle classi coinvolte lavoreranno in gruppo per preparare e tenere vere e proprie lezioni. L’Ad di Enel ha risposto alle domande degli studenti romani sulla transizione ecologica, i lavori del futuro, e poi lo sviluppo economico dell’Italia, le auto elettriche e il riscaldamento globale. “Lo scioglimento dei ghiacciai, così come la desertificazione, è in corso. Per fermare questa deriva bisogna smettere di immettere gas serra. Prima lo facciamo, prima iniziamo a fermare quello che già sta succedendo- ha detto Francesco Starace- Dobbiamo ridurre i combustibili fossili- ha aggiunto- dobbiamo decarbonizzare. L’Italia è abbastanza avanti nel passaggio alle rinnovabili. Farlo è possibile, conveniente, e protegge l’Italia da rischi geopolitici”.


CHATGPT SEMPRE PIÙ USATA IN CLASSE, I TIMORI DI PRESIDI E DOCENTI

ChatGPT, il chatbot basato su intelligenza artificiale e machine learning, è sempre più usato dagli studenti italiani per ricerche, compiti e verifiche in classe. Ma se le potenzialità della nuova tecnologia sono state fin da subito intercettate dai giovani italiani, dirigenti e docenti si stanno chiedendo come poter convivere con l’intelligenza artificiale in classe. Per Cristina Costarelli, dirigente del liceo ‘Newton’ di Roma e presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp) del Lazio, condannare non avrà effetti benefici. “Fare le guerra a queste tecnologie ci vede già perdenti: se i ragazzi vogliono, riescono a superare qualsiasi controllo”, spiega all’agenzia di stampa Dire- Quello che possiamo fare, invece, è cambiare il nostro approccio a verifiche e valutazioni. Si può sfruttare il più possibile l’oralità, e poi aumentare le occasioni di verifica, alternando a test scritti due o tre interrogazioni orali”. Insomma, per i docenti, il consiglio è diversificare le modalità di verifica e cambiare approccio alla valutazione, ponendo più attenzione alle capacità di ragionamento e meno agli aspetti nozionistici. “Questa tecnologia apre una nuova frontiera di ragionamento in tutta la società- conclude la dirigente- e anche la scuola deve in qualche modo accoglierla, conoscerla, sfruttarla e provare a regolarla”.

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