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Meta-Siae, da Ultimo a Sfera Ebbasta: ecco la musica di quali artisti puoi ancora utilizzare sui social

Facebook e Instagram non rimarranno completamente senza canzoni

Pubblicato:17-03-2023 10:16
Ultimo aggiornamento:17-03-2023 12:06

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ROMA – Continua a far discutere il mancato accordo tra Meta e Siae sull’utilizzo delle canzoni appartenenti al repertorio della società di gestione dei diritti. E stanno cominciando a scomparire su Facebook e Instagram una lunga lista di brani e artisti, silenziati o bloccati anche dai contenuti già pubblicati prima di ieri. I social, però, non rimarranno completamente senza musica. Rimarranno gli artisti che hanno deciso di affidare le loro royalties a Soundreef.

Anche se il quadro starebbe cambiando di ora in ora, come spiega la società: “Sappiamo che il take down dei brani da parte di Meta, già iniziato nel pomeriggio di ieri, sta riguardando non solo il repertorio SIAE e il repertorio Soundreef con essa condiviso, ma anche il repertorio integralmente amministrato da Soundreef e i repertori esteri. È evidente che l’esito della trattativa tra Meta e Siae sta quindi danneggiando tutte le società di collecting operanti, in Italia e non. Data l’eccezionale gravità di questo evento senza precedenti alcuni, Soundreef sta direttamente contattando entrambe le parti per capire come l’intera negoziazione sia stata condotta e lavorando per ripristinare sulle piattaforme Meta tutti i brani di cui amministra totalmente i diritti. Rimane inteso che, dovessero emergere eventuali responsabilità rispetto al non raggiungimento di un accordo, Soundreef farà valere i diritti in relazione ed in difesa del proprio repertorio”.

SOUNDREEF E SOCIAL: CONTINUEREMO A RACCOGLIERE DIRITTI DEI NOSTRI ARTISTI

ll Gruppo opera nel campo dei diritti d’autore musicali su scala globale. Raccoglie e liquida le royalty che spettano ad autori, compositori ed editori ogni volta che la loro musica viene utilizzata. Soundreef ne rappresenta oltre 43mila nel mondo, di cui 26mila provenienti dall’Italia. Come Ente di Gestione Indipendente, opera in oltre 90 paesi, direttamente o tramite accordi di rappresentanza.


Soundreef ha precisato che continuerà a raccogliere regolarmente le royalties per i brani in sua gestione e a distribuire i proventi ai propri aventi diritto. Soundreef, infatti, riscuote le royalties per conto dei propri autori, compositori ed editori in maniera indipendente da Siae nel segmento online, e quindi da tutte le principali piattaforme incluso Meta, ma anche in qualsiasi altro segmento quale radio, tv ed eventi dal vivo, definendo i propri accordi con i diversi utilizzatori. Soundreef sta seguendo con grande attenzione, con espressa riserva di far valere i diritti in relazione al proprio repertorio.

GLI ARTISTI DI SOUNDREEF

Quali sono gli artisti che, quindi, rimarrano su Facebook e Instagram? Non sono pochi. Continueremo a trovare J-Ax, Giovanni Allevi, Gigi D’Alessio, Marco Masini, Enrico Ruggeri, Boomdabash e Fabio Rovazzi. Poi star come Laura Pausini, Ultimo, Morgan, Alejandro Sanz, Pooh, Fabrizio Moro, Paola Turci e Mario Venuti.

I più importanti autori storici o attuali come Giancarlo Bigazzi, Maurizio Fabrizio, Takagi & Ketra, Federica Abbate, Franz Di Cioccio, Patrick Djivas, Claudio Guidetti, Federica Camba, Fortunato Zampaglione, Virginio, Athos Poma, Tony Maiello, Angelo Valsiglio, Roberto Cardelli, Luca Faraone, Mario Fargetta, Gazebo.

I grandi nomi del rap italiano, quali Sfera Ebbasta, Guè, Noyz Narcos, MACE, Charlie Charles, Shablo, Rkomi, Tedua, Ernia e i più giovani Ketama126, Strage, Dani Faiv, AVA e Briga.

E ancora gli autori televisivi le cui composizioni hanno fatto la storia del piccolo schermo, quali Luca Orioli, Pierfrancesco, Dino Ceglie, Danilo Aielli, Emiliano Branda, Filippo Lamberti, Fulvio Griffini, Maurizio Proietti, Ernesto Migliacci e Andrea Casamento.

Infine, gli editori che detengono diritti dall’importanza strategica, come Thaurus Publishing, Baraonda Edizioni, Smilax Publishing, Honiro Edizioni e le società editoriali di Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia, Stefano D’Orazio.

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