NEWS:

Biblioteche d’Italia, a Roma il cuore della medicina: “La più umana delle scienze”

Dalle illustrazioni del passato alle nuovissime tecnologie: la Biblioteca Medica statale e la sua sede a Castro Pretorio

Pubblicato:17-03-2022 15:45
Ultimo aggiornamento:14-04-2022 15:52

Biblioteca-medica-4
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Il grande bancone rosso invita a percorrere la sala piena di luce al piano terra dell’edificio di Castro Pretorio, a Roma, dove la Biblioteca Medica statale ha organizzato la sua nuova sede. È qui, negli spazi progettati per la Biblioteca nazionale centrale della Capitale, che l’istituto librario dedicato alle scienze mediche accoglie i suoi utenti. Ed è qui che il pubblico è chiamato a partecipare ai tanti incontri dedicati ai temi più disparati: dalle celebrazioni per il Sommo poeta con la mostra ‘Dante e l’arte della medicina’, a iniziative per il contrasto alla violenza sulle donne. E poi il sostegno alle disabilità, tanto che l’istituto in futuro potrebbe avere anche una sezione libraria in braille, ma anche il recentissimo evento ‘San Valentino tra le pagine dei libri della Biblioteca’, organizzato lo scorso 14 febbraio. Perché “la medicina è la più umana delle scienze”, spiega all’agenzia Dire la direttrice, Flora Parisi.

Laureata in filosofia, disciplina che le ha insegnato a “valutare sempre il contesto in cui i fatti avvengono”, Parisi dal 2018 dirige la Biblioteca Medica facendo del servizio e dell’accoglienza la stella polare del suo lavoro. Affiatatissima la squadra di bibliotecarie e bibliotecari che dirige, affezionati gli utenti che frequentano questa Biblioteca. Studentesse e studenti di medicina, specializzandi, professori, medici. “Esattamente come quando è stata aperta, la Biblioteca Medica è considerata ancora uno strumento importante ‘al pari della corsia e del laboratorio'”, ricorda la direttrice. 

È esattamente questo lo spazio che fu riservato alla Biblioteca Medica quando fu inaugurata, il 26 febbraio 1925, all’interno della Regia Accademia medica come complemento del lavoro di ricerca del Policlinico Umberto I di Roma. “Nel 1975, con l’attuazione del ministero per i Beni culturali e ambientali, diventa una delle 46 Biblioteche pubbliche statali- spiega ancora Parisi- ma l’unica biblioteca scientifica specializzata nel documentare la produzione editoriale italiana e straniera nell’ambito delle scienze mediche, farmaceutiche e veterinarie”. E così è ancora oggi. 


Allora il nucleo del patrimonio bibliografico fu costituito da parte dei libri dell’Accademia medica, della Biblioteca Lancisiana e anche della Biblioteca Alessandrina, per poi arricchirsi continuamente con donazioni di illustri professori, come quelli di Casimiro Manassei, Luigi Galassi e Felice La Torre. Un fondo antico preziosissimo, composto da incunaboli, manoscritti, seicentine e migliaia di opere che vanno dal XVIII secolo ai giorni nostri, oltre a collezioni di periodici stranieri.

Nel fondo storico della Biblioteca Medica Statale sono conservate numerosissime edizioni di testi di anatomia e di medicina, a cominciare dalle opere di Ippocrate e Galeno, per arrivare poi ai testi riccamente illustrati di anatomia di Vesalio e di Valverde. E soprattutto vogliamo mettere in rilievo il Fondo Felice Latorre- così ancora la direttrice- specializzato in opere di Ostetricia e Ginecologia e che recentemente è stato pubblicato, dopo essere stato digitalizzato e controllato accuratamente, su Internet culturale”.

Una eredità che la Biblioteca Medica raccoglie e fa sua attraverso una attenzione particolare ai temi legati alla salute delle donne. È anche per accogliere il pubblico non specializzato che nella nuova sede di Castro Pretorio – adottata dal 2016 dopo il trasloco dal Policlinico – è stato riservato uno spazio per una sala conferenze, insonorizzato rispetto alla sala lettura. “In questa sede la Biblioteca ha trovato una nuova fisionomia, più moderna e accogliente per gli utenti anche dal punto di vista delle risorse digitali che possono essere consultate anche da remoto”, aggiunge Parisi. Strabiliante, almeno agli occhi di un neofita, è Visible body, una risorsa elettronica che favorisce lo studio dell’anatomia attraverso immagini tridimensionali ad alta definizione che permettono uno studio minuziosissimo di ogni parte del corpo umano.

Così, dalle illustrazioni del passato alle nuovissime tecnologie, la Biblioteca Medica racconta anche la storia della Medicina, “la più umana delle scienze”.

Realizzato con l’agenzia di stampa DIRE, il progetto ‘Biblioteche d’Italia’ è un viaggio alla scoperta dei 46 Istituti statali italiani, scrigni di bellezza e custodi di un patrimonio documentario che ammonta a circa 40 milioni di esemplari: https://cultura.gov.it/bibliotecheditalia. Il documentario sulla Biblioteca medica Statale fa parte della serie di reportage promossi dal Ministero della Cultura e disponibili sui canali social istituzionali e sul profilo Instagram @bibliotecheditalia https://www.instagram.com/p/CbM2j4htTTN/. Il prossimo appuntamento con una nuova Biblioteca sarà giovedì 24 marzo 2022.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it