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Covid, Garavaglia: “Ottimista su estate, spero si apra per non chiudere più”

"Bisogna portare pazienza ancora fino a Pasquetta poi si riparte", dice il ministro del Turismo

Pubblicato:17-03-2021 18:03
Ultimo aggiornamento:17-03-2021 18:03
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ROMA – “Mi aspetto un’estate normale, come quella dello scorso anno. In più abbiamo il piano vaccinale. Sono ottimista sul fatto che si vada nella direzione di riaprire per non chiudere più”.
Lo ha detto il ministro per il Turismo, Massimo Garavaglia in audizione delle commissione Bilancio e Politiche europee del Senato.

PORTARE PAZIENZA FINO A PASQUETTA, POI SI RIPARTE

“Si riparte. Il punto chiave è questo. E fortunatamente il turismo è la prima cosa che riparte. C’è tanta voglia di ritornare a uscire. Ho due ragazze che vanno all’università e non vedono l’ora di girare quest’estate. E così sarà, perché non c’è nessuna ragione al mondo per cui questa estate debba essere diversa dallo scorso anno. Bisogna portare pazienza ancora fino a Pasquetta poi si riparte. Quest’anno ci sono i vaccini. Entro l’estate dovremmo riuscire a vaccinare buona parte della popolazione. Questo ci garantisce di non richiudere più dopo la riapertura. È completamente diverso dallo scorso anno”. Il ministro del turismo è intervenuto questa mattina su Rai Radio1. Molti gli argomenti nella lunga intervista, come riguardo la prossima stagione turistica 2021: “Con le diverse categorie stiamo vedendo se ci sono ulteriori possibilità di miglioramento dei protocolli esistenti.”

Poi, ancora: “Oltre all’accelerazione sul piano vaccinale, bisogna garantire il più possibile la sicurezza. Abbiamo già degli esempi con i voli covid-free che si possono estendere. Le ferrovie stanno lavorando in tal senso. Ci sono grandi possibilità estendendo protocolli già esistenti”. Circa i sostegni: “Il decreto è sostanzialmente pronto. Dovrebbe andare in Consiglio dei Ministri venerdì. E’ un decreto molto corposo ma anche molto semplice. Supera tante divisioni. Tante piccole misure sostituite da un’unica misura molto semplice e anche decisamente corposa perché pari alla somma dei tre interventi fatti lo scorso anno. Non risolve tutto ma dà fiato. Un settore come il turismo non ha bisogno cassa integrazione ma ha solo bisogno di ripartire. Ci saranno delle misure ad hoc per la montagna”.


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