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Eurovision censura brano dei Maneskin: “Abbiamo scelto il buon senso”

"Non ci ha fatto piacere, ma le parolacce non sono il fulcro di 'Zitti e buoni'", il brano che ha vinto l'ultima edizione del Festival di Sanremo e con il quale il gruppo si esibirà il 22 maggio a Rotterdam

Pubblicato:17-03-2021 13:32
Ultimo aggiornamento:17-03-2021 14:05

MANESKIN
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ROMA – “Siamo ribelli, non scemi”. I Maneskin rispondono così alla notizia, resa nota oggi, sulla censura della loro ‘Zitti e buoni’ nella versione che porteranno in gara all’Eurovision Song Contest il prossimo 22 maggio. Da regolamento, dal brano sono state tagliate tutte le parolacce e accorciata la durata a 3 minuti. “Cambiare il testo non è una cosa che ci ha fatto piacere– spiegano Damiano, Ethan, Victoria e Thomas- ma abbiamo dovuto seguire le regole per evitare la squalifica, abbiamo pensato fosse più importante partecipare che una parolaccia“.

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Il gruppo porterà il rock che li ha fatti vincere al festival a Rotterdam e questo è motivo di grande gioia per i ragazzi: “Pensiamo sia importante esprimerci con la nostra musica e su quel palco con un pezzo del genere, ci aprirà tante porte. Siamo un progetto che può essere valido anche all’estero”. E su questo argomento anticipano: “Siamo stati cercati da una band straniera, i The Struts, abbiamo fatto una canzone con loro che uscirà a breve”. Poi, sulla questione censura, i Maneskin chiosano: “Le parolacce non sono il fulcro della canzone“.

MANESKIN ANNUNCIANO NUOVE DATE NEI PALAZZETTI

Festeggiano soddisfatti i Maneskin nell’annunciare l’aggiunta di nuove date al loro primo tour nei palazzetti, in partenza a dicembre. Sono sette i concerti annunciati oggi, che seguono le doppie date di Milano e Roma già tutte sold out. “Siamo felici delle date andate esaurite- dicono Damiano, Victoria, Ethan e Thomas- e siamo contenti per le nuove annunciate. Non vediamo l’ora di rivedere i fan”. Il gruppo partirà così il 14 e il 15 dicembre dalla loro città natale, Roma (Palazzo dello Sport), per poi suonare a Milano il 18 e il 19 dicembre (Assago). Proseguiranno nel 2022 a Casalecchio di Reno (Bologna, Unipol Arena) il 20 marzo, ad Assago il 22 (Mediolanum Forum), a Napoli (PalaPartenope) il 26 e a Firenze (Nelson Mandela Forum) il 31 marzo. Poi, ancora, a Torino (Pala Alpitour) il 3 aprile, a Bari (PalaFlorio) l’8 aprile. Grande chiusura all’Arena di Verona il 23 aprile. Una location, quest’ultima, che entusiasma i Maneskin: “Ha il suo colpo d’occhio, è un palco che è stato calcato da artisti importanti. Sapere di dover farci un concerto tutto nostro è una cosa speciale e memorabile”. I biglietti saranno disponibili dalle 11 di domani online e dalle 11 del 23 marzo in tutte le rivendite autorizzate.

 MANESKIN: “NEL NUOVO DISCO L’ATMOSFERA DEI NOSTRI LIVE IN STRADA”

La rivoluzione rock dei Maneskin sta per cominciare. Esce venerdì 19 marzo per Sony Music Italy ‘Teatro d’ira – Vol I‘, il nuovo disco della band vincitrice della 71esima edizione di Sanremo. Su quel palco Damiano, Ethan, Victoria e Thomas hanno di certo stupito con un pezzo, ‘Zitti e buoni’, che è la cartolina di presentazione perfetta di questa nuova fase che stanno vivendo. Parola d’ordine per il gruppo è live. Dal vivo sono partiti suonando per strada a via del Corso a Roma e l’atmosfera di quegli anni, che hanno anticipato X Factor e il loro percorso, la ritroveremo nel nuovo lavoro.

“È un concetto che ci portiamo dietro da sempre- raccontano- e lo abbiamo portato dentro l’album registrando in presa diretta, è la nostra natura”. ‘Teatro d’ira – Vol I’, proprio per questo, è stato registrato live al Mulino Recording Studio di Acquapendente in provincia di Viterbo, da dove la band ha anticipato qualche brano della tracklist ai giornalisti questa mattina. “Abbiamo capito che quello che volevamo ottenere è la crudezza dell’analogico e di far sentire bene i singoli strumenti, per questo abbiamo deciso di registrare in questo posto con un banco analogico per trasmettere tutta l’atmosfera del live senza porci dei limiti”.

Oltrepassare ogni frontiera è un po’ il mantra dei Maneskin, che nel disco propongono pezzi come ‘I wanna be your slave’, un brano che racconta tutte le sfumature della sessualità e che Damiano assicura, per il testo colorito, “mi regalerà le prime denunce”. Tra i brani è degno di nota ‘Coraline‘, un racconto struggente che, come spiega ancora il frontman, “non è la storia di un uomo cavaliere che salva la principessa, è una favola che finisce male. Ho descritto una situazione di vita reale messa in musica. È la storia dell’appassimento di questa ragazza, di questo bellissimo fiore. L’uomo è uno spettatore inerme”. Spingono oltre ogni limite i Maneskin in ‘In nome del padre’, un pezzo super rock dalle chitarre distorte, e raccontano se stessi in ‘Lividi sui gomiti’, cantando dei sacrifici, del lavoro e dello studio che c’è dietro l’apparenza scintillante dei riflettori. Tra italiano e inglese, i Maneskin tornano con tutto l’impeto della loro età fondamentalmente per cantare di libertà. Il risultato li soddisfa molto: “Pensiamo di essere riusciti a dare una grande varietà tra i brani”. ‘Teatro d’ira – Vol I’ è già disponibile in preorder.

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