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Calcetto o briscola, a Bologna fioccano le denunce per chi non rispetta l’ordinanza anti-Coronavirus

C'è anche quella a un pensionato che guardava una partita tra amici mentre pescava

Pubblicato:17-03-2020 15:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:10
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BOLOGNA – Continuano a denunciare persone che non rispettano le misure sull’emergenza coronavirus i Carabinieri di Bologna e provincia. E ora ad essere denunciati, per lo più per inosservanza dei provvedimenti, non sono più solo quelli che escono per prendere una boccata d’aria o fare un giro in macchina, i ragazzini che giocano a calcetto o i pensionati che si concedono una partita a briscola, ma anche persone che vanno in caserma per questioni non urgenti o, una volta lì, non rispettano la distanza di sicurezza. Tra le denunce degli ultimi giorni, i militari bolognesi segnalano quella a un automobilista italiano che, alla vista di un posto di controllo, ha tentato la fuga, e quando è stato raggiunto “ha avuto un malore ed è stato trasportato al Pronto soccorso per accertamenti”. L’uomo, ovviamente, è stato denunciato per inosservanza dei provvedimenti. Inoltre, i Carabinieri hanno denunciato una comitiva di minorenni che si era allontanata da una comunità per fare una ‘scampagnata fuori porta’, un’impiegata che ha violato la quarantena fiduciaria, tre pensionati che facevano una partita a briscola in una strada di Bologna e un gruppetto di amici, poco più che maggiorenni, che erano andati a giocare a calcetto al parco. In quest’ultimo caso, è scattata la denuncia anche per un pensionato che stava assistendo alla partita, seduto sulle sponde di un fiume con la sua canna da pesca.

Infine, i militari hanno denunciato un operaio che è uscito dal Comune di residenza per andare a sporgere una querela non urgente in una stazione dei Carabinieri di Bologna e un cittadino che non rispettava la distanza di sicurezza, sempre all’interno di una stazione dei Carabinieri, nonostante “diversi avvisi da parte dei militari, che lo avevano invitato a rispettare la normativa in vigore”. I Nas hanno denunciato per tentata frode nell’esercizio del commercio i due rappresentanti legali di un negozio di alimentari della provincia, in cui venivano venduti prodotti con la data di scadenza alterata e conservati “alimenti invasi da muffe“. Il controllo è terminato col sequestro di un’ottantina di chili di carne, pesce e formaggi.


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