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Egitto, Amnesty: “Nessun entusiasmo per le parole di Al Sisi su Regeni”

Il riferimento è all'intervista uscita su Repubblica: "Non vorrei che avesse mandato un messaggio all'Italia: accontentatevi di quello che uscirà"

Pubblicato:17-03-2016 11:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:24

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ROMA – Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘Il mondo è piccolo’, condotta da Fabio Stefanelli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it). Riguardo il caso di Giulio Regeni e le parole del presidente egiziano Al Sisi, Noury ha affermato di “prendere atto di questo impegno di Al Sisi a far emergere la verità che stiamo chiedendo. Ma qui mi fermo. Perché non mi piace l’entusiasmo sperticato con cui sono state accolte le dichiarazioni di Al Sisi da Renzi (Leggi qui). E non mi piacciono alcune espressioni di Al Sisi riguardo i rischi di quello che potrebbe accadere tra Italia ed Egitto se si tirasse troppo la corda”.

“Non vorrei- aggiunge Noury- che in quell’intervista avesse mandato un messaggio all’Italia: accontentatevi di quello che uscirà, prendete per buona quella versione e chiudiamola così se no sono guai. Mi pare evidente che in quell’intervista ci sia una sorta di meta testo che lascia intendere di aver subito le pressioni internazionali sul caso Regeni, ma dall’altro lato c’è anche una rivendicazione del ruolo dell’Egitto di cui secondo lui l’Italia dovrebbe tener conto. Nell’intervista che gli hanno fatto c’è un grande assente: il tema delle violazioni dei diritti umani in Egitto. E in questo contesto va inserito l’omicidio di Regeni”.


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