NEWS:

Roma, boom furti e scippi a Malatesta. Rabbia sui social: “Servono ronde”

Con il passare dei giorni le segnalazioni e gli identikit aumentano, e così la rabbia dei cittadini via web diventa a tinte fosche, se non addirittura violenta.

Pubblicato:17-02-2021 20:14
Ultimo aggiornamento:17-02-2021 20:14

polizia auto
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Tocca fare le ronde e se lo prendiamo lo sfondiamo di brutto”. Situazione esplosiva tra gli abitanti della zona Malatesta, nei pressi del Pigneto, a Roma, dove l’escalation di furti in casa, rapine e scippi in strada negli ultimi mesi sta minando nel profondo la percezione di sicurezza degli abitanti in questa porzione del Prenestino a ridosso della Tangenziale est.

Un allarme simile era già scattato nella zona del Pigneto con tanto di petizione per chiedere maggiore sicurezza su Change.org sottoscritta da circa 800 persone e che ora ha travolto anche l’area limitrofa, tra via dell’Acqua Bullicante e Piazza dei Condottieri. In zona Malatesta però non sembrano essere gli appelli o le petizioni a prevalere, quanto più la paura che serpeggia sui vari gruppi social di quartiere che sta innescando una pericolosa caccia all’uomo con tanto di descrizioni sommarie di persone, presunti sospetti e avvistamenti di qualcuno in atteggiamenti poco chiari.

Circolano tra gli utenti veri e propri identikit: “Scippata poco fa una donna, altezza farmacia Roberto Malatesta, dalla descrizione un ragazzo di colore con treccioline”, scrive una utente. Di segnalazioni ce ne sono decine e spesso diventano a carattere razzista contro migranti o rom. Annarita, ad esempio, scrive: “Ieri scippo in via Alberto da Giussano un ragazzo di colore. Siamo circondati, che tristezza”. O anche: “Mia madre è stata derubata del portafoglio qualche settimana fa a via Roberto Malatesta altezza piazza dei Condottieri da una zingara maledetta”, scrive un utente che aggiunge: “Noi abbiamo denunciato ma credo possa servire a ben poco”.


“Che ansia tremenda”, “Io ho abolito la borsa”, scrivono gli abitanti terrorizzati. “Una settimana fa una persona che conosco perfettamente, è stato spintonato dentro il portone che si trova a via Gabrino Fondulo. Questa persona per non cadere si è tenuta al mancorrente, lui ne ha approfittato per infilargli la mano dentro la tasca e rubargli il cellulare. Attenzione anche quando state dentro il portone”.

Fioccano le segnalazioni. Carmen ha postato alcuni giorni fa: “Stamattina mio figlio di 12 anni ha subito il furto del suo cellulare su via Acqua Bullicante. Purtroppo o per fortuna io stavo in balcone e l’ho visto: tuta nera. Alle 14 si aggirava intorno alla scuola Piranesi. Ho avvertito la polizia e stanno girando per il quartiere. Speriamo bene”. E ancora Pina, in un altro post: “Ieri sera verso le 19,30 e le 20 nei pressi di via Dulceri, altezza via Antonio Tempesta è avvenuto uno scippo. Giusto per informarvi, quindi occhio”. In un’altra segnalazione Rita scrive: “Alla mia amica le sono entrati l’altra mattina alle 4 dentro casa, il cane non ha abbaiato, il marito il figlio, la figlia, tutti non hanno sentito nulla. Sono entrati dalla cucina alzando la serranda, mi sembra di essere tornati indietro nel tempo. Ci serve protezione nel quartiere”.

Con il passare dei giorni le segnalazioni e gli identikit aumentano, e così la rabbia dei cittadini via web diventa a tinte fosche, se non addirittura violenta. Qualcuno invoca la “Ghigliottina in piazza” o altri consigliano: “Armarsi, spray, peperoncino, lacca quello che si può e se ci si riesce ad accecarli, almeno il tempo di riprendersi la borsa e dargli un calcio fra le gambe”. Adriana risponde: “Allucinante stiamo proprio messi male, qui dobbiamo andare in giro armati, non se ne po’ proprio più”. “Che bisogna girare armati?” chiede conferma qualcuno e la risposta: Serve “la pistola! Non ce la fai con la lacca”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it