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La mamma coraggio Massaro alla ministra Cartabia: “Invii ispettori nei tribunali”

L'appello: "Si faccia luce sulla violenza istituzionale nei confronti delle madri"

Pubblicato:17-02-2021 16:58
Ultimo aggiornamento:17-02-2021 16:59

marta cartabia
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ROMA – “Si invitano le donne a denunciare al primo segnale di violenza, a mettere in protezione noi stesse e i nostri figli, ma non viene detto che poi ci troviamo di fronte a un buco nero. Dopo la denuncia siamo completamente abbandonate, anzi, direi perseguitate, come se fossimo noi i carnefici. Io mi auguro veramente che la ministra Cartabia voglia finalmente, essendo anche una donna, mostrare molta sensibilità verso queste vicende che ormai sono sotto gli occhi di tutti e le stiamo a denunciando da più parti da tanto tempo”. Inizia così l’appello che la mamma-coraggio Laura Massaro rivolge dai microfoni dell’agenzia di stampa Dire alla neoministra della Giustizia, Marta Cartabia, a margine della conferenza stampa promossa stamattina alla Camera dalla deputata di Forza Italia, Veronica Giannone, e intitolata ‘Prospettive di riforma del Tribunale per i Minorenni per migliorare la qualità e superare la lentezza della giustizia minorile. Il caso Massaro come testimonianza della mancata tutela del minore’.

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“Chiedo non solo l’ispezione sul mio fascicolo e sul caso di mio figlio, ma che il ministero della Giustizia possa finalmente far luce su queste vicende di violenza istituzionale sulle madri”, aggiunge Massaro, che nel suo appello porta la voce di tutte le donne che stanno vivendo situazioni simili e si sono unite alla sua lotta con il Comitato Madri Unite contro la Violenza Istituzionale. Madri che “si vedono coinvolte in processi che durano ormai un decennio circa- denuncia Massaro- e da cui si esce distrutte e private dei figli, sulla base di perizie, come sappiamo, redatte da psicologi afferenti alla sfera della psicologia giuridica che ci accusa delle più disparate sindromi o pseudo-sindromi. Fondamentalmente, essere madri affettivamente valide sembra essere diventata una colpa- osserva- Le denunce delle donne non sono minimamente prese in considerazione”.


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A prevalere, per Massaro, è lo sconcerto per come vengono trattati questi casi: “Resto veramente basita e senza più parole dopo tutti gli appelli lanciati e le richieste di aiuto presentate a tutti gli organi istituzionali, corredate da copiosa documentazione, con richieste di ispezione presso il tribunale per i Minorenni, per capire se effettivamente c’è qualcuno che sta agendo in malo modo dei confronti di mio figlio, principalmente, e di me, in via consequenziale. Pertanto- conclude- io vorrei lanciare un appello alla nuova ministra della Giustizia Cartabia, affinché appunto possa prendere in carico queste vicende, non solo la mia, con una richiesta di invio di ispezione. Io manderò delle pec, come ho sempre fatto- annuncia- e farò una richiesta formale, con l’invio di nuovo di tutta la documentazione necessaria”.

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