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All’Università di Firenze 10.000 matricole: dato più alto in 20 anni

Il numero degli iscritti all'ateneo fiorentino è aumentato del 26% quest'anno. Secondo il rettore Luigi Dei è un "risultato collegato anche ad un'attenta revisione dell'offerta formativa"

Pubblicato:17-02-2021 14:38
Ultimo aggiornamento:23-03-2021 16:27
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FIRENZE – Nei sei anni al vertice dell’Università di Firenze “il numero delle matricole è aumentato del 26%, superando quest’anno quota 10.000, il dato più alto dell’ultimo ventennio“. Lo sottolinea il rettore Luigi Dei, durante l’inaugurazione dell’anno accademico, arrivato all’ultimo anno di mandato. Si tratta, spiega, di un “risultato verosimilmente collegato anche a un’attenta revisione dell’offerta formativa e all’istituzione ogni anno di nuovi percorsi sempre più aderenti alla rapida evoluzione del mercato del lavoro”.

A questo proposito, aggiunge, “giova ricordare gli ottimi risultati delle due nuove lauree triennali in ingegneria gestionale e ingegneria biomedica. Grazie a un costante ed eccellente lavoro di orientamento e tutorato in questi sei anni è cresciuta di circa il 18% la produttività degli studenti, in termini di esami superati con esito positivo; la percentuale di studenti in corso è aumentata del 4%, e oggi oltre i tre quarti dei nostri studenti sono in corso. Infine, è significativamente cresciuto, di oltre il 15%, il numero di studenti che riescono a conseguire il titolo negli anni previsti dal percorso formativo”.

IL RETTORE LUIGI DEI: “LA TASSAZIONE MEDIA RESTA TRA LE PIÙ BASSE IN ITALIA”

“Continuiamo a essere uno degli atenei con la tassazione media fra le più basse a fronte di servizi di qualità” rivendica il rettore Luigi Dei. Un risultato raggiunto, spiega, “con il nostro sistema di contribuzione a numerose fasce di reddito, con la protezione dei redditi più bassi, con l’accordo per la mobilità sul territorio comunale, giunto al suo terzo anno, con un alto gradimento da parte degli studenti”.


In questo senso, aggiunge, “l’azione del governo è stata di fondamentale aiuto, perché ha immesso risorse finanziarie per l’università come mai avevamo visto nel recente passato”. Per questo “colgo questa occasione per formulare i migliori auguri di buon lavoro al nuovo governo, con l’auspicio che si rafforzi l’impegno per importanti investimenti nel sistema pubblico universitario nazionale”.

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