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Ztl Tridente-Centro storico, la protesta degli esercenti

La zona a traffico limitato A1 'Tridente' è stata attivata il 13 maggio 2019, tanti i disagi

Pubblicato:17-02-2020 13:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:00
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ROMA – “Lo spostamento di un’ora, dalle 18 alle 19, del divieto di accesso per autoveicoli e motoveicoli, nella zona del ‘Tridente’, va a incidere sui commercianti e artigiani, in quella fascia oraria dove è più alto il numero dei contatti con i clienti visto che il momento del maggiore incasso è proprio nella fascia oraria che va dalle 17.30 alle 19, e il prolungamento del divieto di accesso impatta negativamente sui commercianti”. E’ un vero e proprio grido di allarme quello lanciato a DIREzione Roma da Michelangelo Melchionno, presidente della Confederazione nazionale artigianato piccola e media impresa di Roma (CNA). La zona a traffico limitato A1 ‘Tridente’ è stata attivata il 13 maggio 2019, con sei varchi di accesso che vietano il transito di tutti i mezzi a quattro e due ruote, dal lunedì al venerdì dalle 6.30 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 19. La parte del centro interessata comincia da piazza del Popolo e si estende per quasi tutta la lunghezza di via del Babbuino, via del Corso e via di Ripetta. E da dicembre il prolungamento dell’orario, per gli autoveicoli, ha coinvolto tutto il centro storico della Capitale. “Se questo fosse utile per la riqualificazione ambientale- ha spiegato il presidente del CNA- e a diminuire l’inquinamento atmosferico del centro, noi saremmo malcontenti ma d’accordo. Il fatto è che questo provvedimento sposta solo il problema di un’ora e l’inquinamento resta”. Dello stesso parere è David Sermoneta, presidente di Confcommercio Roma centro storico e dell’associazione piazza di Spagna: “Abbiamo avuto un calo degli incassi con effetto immediato; prima, per poter accedere al centro, c’era una finestra per i clienti tra le 18 e le 19.30 e ora, con mezz’ora di tempo, nessuno viene più a fare acquisti. Noi non siamo mai stati contrari alle ZTL o alle isole pedonali– ha proseguito David Sermoneta- ma abbiamo sempre chiesto all’amministrazione di creare dei servizi di mobilità alternativi, perché metropolitane e trasporto pubblico su strada sono carenti”. A pesare sul bilancio dei commercianti e artigiani c’è stata anche l’entrata in vigore, dal primo novembre 2019, del divieto di circolazione ai diesel euro 3 all’interno dell’anello ferroviario. Un ulteriore disagio per il settore del trasporto merci. “Ci sono i piccoli artigiani che hanno bisogno di un tempo di ammortamento più ampio per riconvertire i loro mezzi o sostituirli- ha concluso il presidente di Confcommercio Roma centro storico- e anche in questo caso contestiamo le modalità delle decisioni prese dal Campidoglio”. Il presidente del CNA, Michelangelo Melchionno, ha anche avanzato delle proposte per risolvere il problema: “Ho chiesto al Comune di trasformare i diesel euro 3 in metano, oppure dare degli incentivi per la riqualificazione del parco mezzi destinati al trasporto merci”.


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