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Bologna, Comune sporge denuncia per i saluti romani al comizio di Forza Nuova

Allo stesso modo, annuncia il sindaco Merola, saranno denunciati gli esponenti del collettivo Hobo che ieri mattina hanno interrotto il Consiglio comunale.

Pubblicato:17-02-2018 14:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:29
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BOLOGNA – Il Comune di Bologna sporgerà denuncia per i saluti romani visti ieri sera in piazza Galvani al comizio di Forza Nuova. Lo annuncia il sindaco Virginio Merola questa mattina, a margine della convention della lista Insieme al teatro Celebrazioni. Allo stesso modo, come annunciato ieri, saranno denunciati gli esponenti del collettivo Hobo che ieri mattina hanno interrotto il Consiglio comunale.

Ieri “non ci sono stati nè vincitori nè vinti– commenta questa mattina Merola, a proposito degli scontri- c’era da rispettare le regole di un Paese democratico e sono state fatte rispettare. La mia presenza in piazza ieri dove era opportuno aveva anche questo significato“.

Il presidio in piazza del Nettuno “rappresentava la città di Bologna- afferma il sindaco- il resto è gente che partecipa a copioni scelti da altri. Ma che abbiano vinto o perso francamente non mi interessa. Mi interessa l’ordine democratico”.


Merola conferma quindi che “i signori che ieri hanno interrotto il Consiglio comunale saranno denunciati, ho già dato disposizione all’avvocatura del Comune. Così come saranno denunciati i saluti romani visti in piazza Galvani“.

Il sindaco torna poi sull’opportunità di concedere la piazza a Forza Nuova. “Non direi che è stato un errore– sostiene Merola- ma chiedersi se autorizzare una manifestazione di Forza Nuova in piazza è una domanda viziata, perchè le nostre regole democratiche permettono a chi è in campagna elettorale” di organizzare iniziative pubbliche.

“Quando sarà appurato che Forza Nuova ha ricostituito il partito fascista- sottolinea Merola- allora saranno applicate le leggi. In ogni caso non è una manifestazione che può impedire fisicamente a qualcun altro di fare la sua, perchè siamo in un Paese democratico che grazie ai partigiani permette di far rispettare la legge senza ricorrere alla violenza”.

E aggiunge: “Vincitori e vinti? Roba d’altro secolo, aggiorniamoci. Bologna non è questa”.

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