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Campania, Corte Conti: “Farmaci da 25.000 euro a dose custoditi come aspirine”

Il procuratore si è soffermato su alcuni casi di furti avvenuti in ospedali e strutture di Napoli e provincia

Pubblicato:17-02-2017 11:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:55

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NAPOLI – “Nel settore della sanità mi ha colpito il fatto che ci siano stati in passato furti di farmaci anche di elevatissimo valore, da 25mila euro a dose, come quelli per la cura dell’epatite C che venivano custoditi come fossero pacchetti di aspirina“. Lo ha detto il procuratore della Corte dei Conti della Campania, Michele Oricchio, a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2017 a Napoli. Oricchio ha parlato di “furti di farmaci in alcuni presidi nel napoletano e nella provincia. Questi farmaci vengono rimessi nel sistema dell’assistenza farmaceutica con problemi sulla diffusione degli stessi che testimoniano un altro elemento grave di disaffezione nei confronti dei beni pubblici”.

La Corte dei Conti ha anche riscontrato “doppi e tripli pagamenti– ha spiegato Oricchio- delle medesime prestazioni che venivano effettuate ad alcune strutture convenzionate. Per cui la stessa prestazione, peraltro anche di dubbia erogabilità da parte del servizio sanitario nazionale, veniva pagata in via amministrativa, in via giudiziaria con un decreto ingiuntivo e poi se c’era la cessione del credito c’era un terzo pagamento da parte della società cessionale. Ed è incredibile che il sistema di controlli non abbia funzionato, ce ne siamo accorti quando la Guardia di Finanza ha iniziato a indagare, non è possibile attendere l’opera della magistratura e delle forze dell’ordine per scoprire questi fenomeni perché altrimenti il sistema amministrativo non riesce a stanarli e reprimerli”.

di Nadia Cozzolino, giornalista


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