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Cultura. A Reggio Emilia arte e scienza di Piero della Francesca

Grazie alla presenza capolavori pittorici e grafici degli altri grandi maestri del XV e XVI secolo, la mostra rappresenta un viaggio attraverso il Rinascimento raccontato e commentato in audioguida da Piergiorgio Odifreddi.

Pubblicato:17-02-2015 16:24
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:07

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Per la prima volta l’intero corpus grafico e teorico di Piero della Francesca riunito in un’unica grande mostra. Dal 14 marzo Palazzo Magnani di Reggio Emilia presenta ‘Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza’, l’esposizione “straordinariamente importante” che svela i segreti dell’artista nella sua doppia veste di disegnatore e matematico attraverso la sua opera scritto-grafica, a partire dal manoscritto De prospectiva pingendi custodito nella Civica biblioteca Panizzi. Cento in tutto le opere in mostra che vedranno, accanto al maestro di Sansepolcro, i grandi protagonisti del disegno dei secoli XV e XVI: da Leon Battista Alberti a Domenico Ghirlandaio, da Francesco di Giorgio a Michelangelo.

 

La mostra, che resterà aperta fino al 14 giugno, è stata presentata oggi dal ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, insieme alla presidente della fondazione Palazzo Magnani, Iris Giglioli, e ai curatori Filippo Camerota, Francesco Paolo Di Teodoro e Luigi Grasselli. “Siamo il Paese che puo’ consentirsi, a differenza di altri, un equilibrio tra la valorizzazione dei musei del patrimonio permanente e delle mostre che mantengono un forte radicamento scientifico, storico e di legame con il territorio- ha detto Franceschini- L’esposizione su Piero della Francesca dimostra che le due cose si possono tenere insieme e sarà uno degli eventi che accompagneranno la prima parte dell’Expo di Milano. Sono convinto- ha concluso il ministro- che questa mostra motiverà i visitatori ad allontanarsi da Milano”.


‘Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza’ è per Giglioli “un evento espositivo di cui andiamo orgogliosi. Per la prima volta da 500 anni- ha detto- saranno riunite tutte le opere teoriche di Piero della Francesca: i sette esemplari, tra latini e volgari, del De Prospectiva pingendi conservati a Bordeaux, Londra, Milano, Parigi, Parma e Reggio Emilia, i due codici dell’Abaco, il Libellus de quinque corporibus regularibus e Archimede, scoperto da poco”. Oltre a Palazzo Magnani, sede della mostra, ‘Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza’ coinvolgerà tutta la città, a partire dalla Basilica di San Prospero che sarà parte integrante del percorso espositivo. Alle scuole sarà invece rivolta la tappa prevista presso la sede modenese dell’università di Modena e Reggio Emilia dove sarà allestita una sezione dedicata alle macchine matematiche dove si svolgeranno laboratori didattici. Immancabile la sezione multimediale dell’esposizione, mentre i sette codici del De prospectiva pingendi resteranno interamente accessibili sulla biblioteca digitale del Museo Galileo di Firenze. “Reggio Emilia- ha aggiunto Giglioli- si proporrà con le sue eccellenze all’Expo di Milano, tra cui questa mostra. Ci auguriamo che chi si muove verso e da Milano possa cogliere questa occasione”.

Grazie alla presenza capolavori pittorici e grafici degli altri grandi maestri del XV e XVI secolo, la mostra rappresenta un viaggio attraverso il Rinascimento raccontato e commentato in audioguida da Piergiorgio Odifreddi.

di Nicoletta Di Placido

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