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Andrea Bonafede, l’identità dietro cui si nascondeva Messina Denaro. Castelvetrano in festa dopo la cattura del boss

Ecco i documenti che il boss di mafia catturato ieri a Palermo utilizzava per curarsi alla clinica 'La Maddalena'

Pubblicato:17-01-2023 08:38
Ultimo aggiornamento:17-01-2023 17:42
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PALERMO – Un geometra di Campobello di Mazara di nome Andrea Bonafede: ecco l’identità fittizia dietro cui si è nascosto Matteo Messina Denaro, il superboss di mafia arrestato ieri a Palermo dai Ros. La carta d’identità, che utilizzava per sottoporsi alle cure nella clinica privata ‘La Maddalena’ in cui ieri è scattato il blitz che ha portato alla cattura del padrino di mafia latitante da trenta anni, è intestata ad Andrea Bonafede. Professione geometra, nato il 23 ottobre 1963, circa un anno e mezzo dopo il boss, a Campobello di Mazara, dieci chilometri scarsi dal feudo di Castelvetrano.

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LA FESTA A CASTELVETRANO DOPO L’ARRESTO

E proprio nella cittadina in provincia di Trapani che ha dato i natali al capomafia, ieri sono partiti i festeggiamenti dopo la cattura. “Una giornata di felicità e di scambio di auguri – racconta alla Dire il sindaco Enzo Alfano -, culminata con cori e canti da parte di tanti giovani che si sono ritrovati nel nostro Sistema delle piazze. Per la nostra città è finito un incubo ed è finito quell’accostamento ingiusto e molto riduttivo con il superlatitante. Adesso – sottolinea il primo cittadino – è tempo di riscoprire questa nostra città, con le sue radici e la sua storia profonde”.


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Il sindaco Alfano non ha dubbi: “Ora Castelvetrano potrà essere accostata ai suoi veri valori e speriamo che possa attrarre anche l’interesse di una imprenditoria sana che abbia voglia di investire sul nostro territorio, una zona turistica molto importante che offre circa ottomila posti letto tra strutture alberghiere ed extralberghiere”.

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