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Zingaretti contro Renzi: “Troppa presunzione, venuta meno fiducia per lavorare insieme”

"E' stata l'apertura della crisi a produrre una grave frattura. Noi non l'abbiamo voluta e abbiamo fatto di tutto per scongiurarla".

Pubblicato:17-01-2021 12:03
Ultimo aggiornamento:18-01-2021 07:59
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ROMA – “In tutta onesta’ abbiamo fatto di tutto per scongiurare la crisi, non nascondendo i problemi ma incontrando gli alleati e ascoltano le ragioni di tutti. Fino all’ultimo istante abbiamo provato a mediare, e’ stata l’apertura della crisi che ha prodotto una grave frattura che noi non abbiamo voluto e abbiamo fatto di tutto per scongiurare”. Cosi’ il segretario PD Nicola Zingaretti parlando alla direzione nazionale del partito.

“Una cosa- spiega Zingaretti- e’ rilanciare, rinnovare e mettersi in discussione. Altra cosa e’ distruggere e avere un approccio liquidatorio. Se con presunzione non si rispettano le opinioni degli altri viene meno la fiducia e il modo di lavorare insieme. Aprire una aprire una crisi al buio rappresenta l’opposto della volonta’ di migliorare l’azione di governo. E’ stata l’apertura della crisi a produrre una grave frattura. Noi non l’abbiamo voluta e abbiamo fatto di tutto per scongiurarla”.

“Questo governo- aggiunge Zingaretti- e’ un governo parlamentare, non e’ figlio di un diretto mandato elettorale. Quindi e’ il parlamento che deve sancire o meno la fiducia“. Ma, specifica il segretario dem, è necessario “rifiutare qualsiasi ipotesi di coinvolgimento con le forze di destra nazionaliste e populiste. E’ una strada non percorribile e non accettabile”.


Zingaretti rivendica poi il ruolo del Pd che ha “cambiato il corso della storia italiana, da un Paese populista a un paese capofila assoluto nella svolta europea. Il Pd e’ di nuovo una comunita’ plurale ma unitaria, e’ garanzia a tutela degli interessi nazionali e dei rapporti euroatlantici”.

“Lo sconcerto che nei governi, nei mass media e nelle persone-aggiunge- ha provocato la notizia della nostra crisi affonda qui le radici, nel ritorno di un’Italia che prima chiede di investire sull’Europa e poi rischia di aprire una fase davvero incomprensibile“.

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