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Regione sarda sotto attacco costante degli hacker, 60 mila assalti informatici al mese

Il dato è emerso durante il convegno "Ready cyber security, un’isola da proteggere", organizzato ieri a Cagliari dall’associazione di amicizia con Israele "Chenàbura"

Pubblicato:16-12-2022 19:39
Ultimo aggiornamento:16-12-2022 21:08
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CAGLIARI – Il “Sistema Regione” in Sardegna deve far fronte a circa 60.000 attacchi informatici al mese, un vero e proprio assalto affrontato, fino a poco tempo fa, con armi spuntate. È quanto emerso dal convegno “Ready cyber security, un’isola da proteggere”, organizzato ieri a Cagliari dall’associazione di amicizia con Israele “Chenàbura”, a cui ha preso parte, tra gli altri, l’assessora regionale agli Affari generali, Andreina Farris.
I lavori sono stati aperti da Mario Carboni, presidente di Chenabura, che ha spiegato l’importanza di confrontarsi con realtà, come quella Israeliana, che sono all’avanguardia sulla cyber security. “Ancor più in questo periodo- ha aggiunto Bruno Spinazzola, promotore dell’iniziativa con Chenabura- dati e informazioni sono più pericolosi di missili e bombe. Un dato per tutti, che fa capire quanto sia fondamentale per la nostra economia proteggersi: il 60% delle aziende che subiscono attacchi informatici, entro 6 mesi sono costrette a chiudere, non riescono a risollevarsi”.
Riccardo Porcu, direttore generale della Direzione dell’innovazione dell’assessorato regionale degli Affari generali, ha ammesso che l’assalto subito dalla Regione lo scorso giugno, “in particolare nel periodo del Covid, ha trovato la macchina amministrativa sguarnita, con appena 22 persone ad affrontare un esercito numeroso, preparato, nascosto”.
Ci siamo scoperti vulnerabili- ha ribadito l’assessora Farris- ma ci stiamo attrezzando anche grazie all’Accademia della sicurezza informatica, fortemente voluta dal presidente della Regione, Christian Solinas, e realizzata in collaborazione con la Polizia postale. Una settantina di dipendenti regionali ha partecipato ad attività di formazione e informazione sulle minacce informatiche, sui principi fondamentali di prevenzione e sulla risposta ai cyber attacchi”.
Siamo estremamente lieti di collaborare ancora con la Sardegna- ha commentato Raphael Singer, ministro per gli Affari scientifici ed economici dell’Ambasciata d’Israele in Italia, in collegamento video-“, mentre Tiziana Allegra- businnes developer Israel Caremote.srl- ha illustrato le principali azioni messe in campo da decenni da Israele, “Paese piccolo, circondato da Paesi nemici e costantemente minacciato militarmente e da attacchi terroristici. I migliori talenti- ha detto l’esperta- vengono selezionati fin dalla scuola dell’obbligo e indirizzati ad Università a indirizzo scientifico e tecnologico, parallelamente a percorsi all’interno dell’organizzazione militare e con due, tre anni di leva obbligatoria”.

DERIU (PD): “TROPPI ATTACCHI, FOTOGRAFIA DI UNA REGIONE COLABRODO”

I 60.000 attacchi informatici che colpiscono ogni mese la Sardegna sono la fotografia di una Regione evidentemente troppo indietro rispetto al resto del mondo. Lo ho già detto più volte e lo ribadisco: investire concretamente nella cybersicurezza significa garantire un futuro migliore alla nostra isola e tenerla lontano da situazioni molto pericolose”. Così Roberto Deriu, consigliere regionale del Pd.
“Dopo il grave attacco informatico subito dalla Regione nei mesi scorsi, questa è l’ennesima prova della vulnerabilità digitale della Sardegna– spiega Deriu-. Il fatto che si debba far fronte a circa 60.000 attacchi informatici al mese significa che la nostra difesa informatica è sostanzialmente un colabrodo“.
Si tratta per il dem “di un fatto molto pericoloso ma purtroppo sottovalutato. Investire nella cyber sicurezza digitale è una necessità che io stesso avevo già evidenziato nei mesi scorsi, presentando sul tema un ordine del giorno, approvato dal Consiglio regionale il 24 febbraio 2022. Da allora, però, non sono stati fatti passi concreti in avanti, come testimoniano i dati pubblicati nelle scorse ore”. Per la politica regionale, conclude Deriu, “deve essere una priorità assicurare con urgenza un rilancio competitivo della Sardegna in ambito tecnologico, che passi attraverso la digitalizzazione, l’innovazione e soprattutto per la cybersicurezza”.


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