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Vittima di una banda di bulli, un 14enne di Gragnano era pronto a togliersi la vita

Cinque ragazzi indagati, due sono già coinvolti nel procedimento riguardante il suicidio del 13enne Alessandro Cascone

Pubblicato:16-12-2022 14:47
Ultimo aggiornamento:16-12-2022 14:47

bullismo
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NAPOLI – Costretto a cambiare scuola a soli 14 anni perché vittima dei bulli e pronto a togliersi la vita. La storia arriva da Gragnano (Napoli) dove i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare a carico di cinque ragazzi di età compresa tra i 15 e i 18 anni, ma anche l’unico maggiorenne era minorenne all’epoca dei fatti. Sono accusati, a vario titolo, di rapina e atti persecutori commessi a danno del 14enne.

Per gli indagati il gip del tribunale per i Minorenni di Napoli, su richiesta della procura, ha disposto la misura del collocamento in comunità. Due dei destinatari di misura cautelare, fanno sapere i carabinieri, risultano già indagati nell’ambito del procedimento penale riguardante il suicidio del 13enne Alessandro Cascone, avvenuto proprio a Gragnano lo scorso 1 settembre.

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UN INFERNO TRA I BANCHI DI SCUOLA

Le vessazioni andavano avanti da circa tre anni. A settembre il 14enne sarebbe stato anche aggredito fisicamente, da qui la decisione di cambiare istituto durante l’anno scolastico in corso. Quando il minore frequentava il terzo anno di scuola media inferiore avrebbe anche esternato la volontà di togliersi la vita.

Tre degli indagati (e un quarto soggetto non imputabile poiché minore di 14 anni) lo scorso aprile avrebbero anche rapinato la vittima, minacciandola con un coltellino multiuso. Dalle indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Gragnano è emerso che il giovane avrebbe subito numerosi atti di bullismo già dalle scuole elementari da parte di un coetaneo (non destinatario della misura cautelare perché all’epoca dei fatti minore di 14 anni e quindi non imputabile).

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