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Tg Scuola e Formazione, edizione del 16 dicembre 2022

Si parla di Pnrr e asili nido, iscrizioni anno 2023/24 e giovani interconnessi

Pubblicato:16-12-2022 14:15
Ultimo aggiornamento:16-12-2022 14:15
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PNRR, RISCHIO ASILI NIDO FANTASMA AL SUD E NELLE AREE INTERNE

La fase di realizzazione del piano scuole e asili nido del Pnrr, registra “forti criticità in molti centri del Sud e nelle aree interne“. A rilevarlo è il rapporto annuale dell’Osservatorio sulla povertà educativa #conibambini promosso da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che quest’anno indaga proprio le misure del Pnrr su tre aspetti chiave: asili nido, edilizia scolastica e riduzione dei divari educativi. Il finanziamento complessivo ammonta a 19,44 miliardi di euro, che dovranno servire a ridurre le distanze con gli standard Ue e a colmare i divari interni. Ma il rapporto evidenzia che siamo ancora molto lontani da questo obiettivo. A sottolineare i ritardi, anche la Corte dei Conti. Ma il ministero dell’Istruzione e del Merito ha sottolineato in una nota che il ritardo è maturato con il governo precedente, mentre l’attuale dicastero ha messo in atto misure per recuperare il ritardo. Tra queste la semplificazione delle gare per sburocratizzare i processi, un accordo con Invitalia per supportare, con un accordo quadro, i Comuni nelle procedure di gara e uno slittamento della scadenza di aggiudicazione dei lavori dal 31 marzo al 31 maggio 2023.

DAL 9 GENNAIO APERTE LE ISCRIZIONI ALL’ANNO SCOLASTICO 2023/2024

Manca poco all’apertura delle iscrizioni all’anno scolastico 2023/2024, che potranno essere inviate dalle 8 del 9 gennaio 2023 alle 20 del 30 gennaio 2023, attraverso il servizio ‘Iscrizioni online’, disponibile sul portale del ministero dell’Istruzione e del Merito. Anche quest’anno, le procedure si svolgeranno online per tutte le classi prime delle scuole statali primarie e secondarie di primo e secondo grado. La domanda resta invece cartacea per la scuola dell’infanzia. I genitori, o chi esercita la responsabilità genitoriale, potranno trovare informazioni dettagliate su ciascun istituto e individuare la scuola di interesse attraverso Scuola in Chiaro, l’applicazione messa a disposizione dal Ministero: un QR Code dinamico associato ad ogni scuola fornirà tutte le informazioni sulle strutture, l’offerta formativa, le attrezzature e confronterà alcuni dati con quelli di altre istituzioni scolastiche del territorio. Si potrà accedere al sistema utilizzando le credenziali SPID, Carta d’identità elettronica o eIDAS. L’abilitazione al servizio sarà già possibile a partire dal prossimo 19 dicembre.

ADOLESCENTI PIÙ FRAGILI DOPO LA PANDEMIA. LA CURA? LE RELAZIONI

‘Quaranteenagers‘. È l’appellativo che il New York Times ha coniato per gli adolescenti al tempo dell’isolamento causa Covid. La pandemia, infatti, ha reso ancora più complessa una fase della vita considerata, anche prima della crisi sanitaria, insidiosa e travagliata. Se n’è parlato a Roma, in occasione dell’incontro ‘Adolescenza. Un viaggio bellissimo e pieno di insidie‘, organizzato su iniziativa di ‘Ore 12 sanità’ con Regione Lazio. Un dibattito tra esperti e istituzioni per analizzare le ferite lasciate dalla pandemia e individuare insieme soluzioni per curarle. Tra gli ospiti dell’ incontro, moderato da Eva Evangelista e Pietro Romano, Roberto Morassut, del Partito Democratico e Pasquale Ciacciarelli, consigliere della Regione Lazio, che ha ricordato l’impegno della Regione per offrire assistenza psicologica agli studenti. Franco Vaccari, psicologo e presidente di Rondine Cittadella della pace, ha spiegato il principio alla base della Cittadella: far incontrare e formare insieme giovani provenienti dalle zone di conflitto di tutto il mondo. Con loro, anche adolescenti italiani al quarto anno di studi superiori. “La nostra esperienza- ha spiegato- ci ha fatto capire cose incredibili sul potere delle relazioni. Si può cambiare il mondo, in maniera autentica, partendo da sé”.


GIOVANI SEMPRE PIÙ INTERCONNESSI, MA NON SANNO USARE IL PC

I nativi digitali vivono perennemente con il cellulare in mano, creano video su TikTok, fanno stories su Instagram. Eppure, non sanno utilizzare il computer. Solamente in pochi, ad esempio, sono in grado di utilizzare il programma Office. Un paradosso, quello della ‘Generazione Google’, denunciato recentemente anche dal past president di Google Eric Schmidt, secondo il quale “I giovani italiani non conoscono l’informatica”. A rilevarlo è anche la consulente e docente di informatica Tiziana Bassi: “Con l’avvento dei tablet e dei cellulari, è tramontata l’esigenza di avere un pc a propria disposizione. Il risultato è che messi di fronte a una situazione lavorativa in cui invece il computer è il quotidiano strumento di lavoro, ci si trova paradossalmente dinanzi a una diffusa situazione di analfabetismo informatico. A volte- ha spiegato- ’è una grande distanza fra ciò in cui la maggior parte dei giovani è esperta, e la richiesta di competenza da parte delle aziende”.

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