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“Giovanna il mio universo, Carlotta scusami”: su Facebook l’ultimo delirio dell’assassino di Palermo

Prima di togliersi la vita Salvatore Patinella ha scritto un delirante post su facebook pieno di parole deliranti in cui annuncia il "gesto atroce" che sta per compiere e chiede scusa alla figlia di Giovanna, che ha già ucciso

Pubblicato:16-12-2022 12:49
Ultimo aggiornamento:16-12-2022 12:50

Salvatore Patinella Giovanna Bonsignore
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BOLOGNA- A quanto ricostruito fino a ora, Salvatore aveva già ucciso Giovanna mentre scriveva il suo ultimo terribile messaggio su Facebook, per poi togliersi la vita. Un delirio di parole accostate una all’altra, in cui chiede scusa alla figlia della donna che ha appena ucciso (dice “cresciuta come una figlia”) per il “dolore atroce” che le ha causato. Dopo aver publicato questo post, si è ucciso. Ed è stato proprio questo post a spingere una persona a telefonare ai Carabinieri, perchè quelle parole non facevano presagire niente di buono (l’uomo parlava insistentemente di un “atroce gesto” che stava per compiere) e davano conto di una persona fuori controllo. I militari, arrivati nella casa di Villabate, in provincia di Palermo, hanno trovato i due cadaveri: Salvatore Patinella e Giovanna Bonsignore, 41 anni lui, 44 lei. Lui avrebbe ucciso Giovanna a coltellate e poi, sempre con lo stesso coltello, si sarebbe tolto la vita.

Ecco le parole che l’uomo ha lasciato su Facebook: “Chiedo in ginocchio umilmente scusa a DIO e a Carlotta, sei stata come una figlia per me, per il dolore atroce che purtroppo, non avrei mai immaginato di recarti, ma è lo stesso dolore che io sto provando da un mese circa, non riesco più a dormire, più a mangiare, consapevole che l’avrei provato per tutta la vita, arrivando alla follia, senza mai darmi una spiegazione per la perdita: del MIO UNICO AMORE MERAVIGLIOSO TESORO MIO GIOVANNA, LA MIA PRINCIPESSA, IL MIO UNIVERSO, IL MIO TUTTO , di te Carlotta cresciuta come una figlia, della mia casa, eravate la MIA FAMIGLIA”. E ancora: “Chiedo SCUSA ai miei genitori, alle nostre famiglie, alle sorelle e fratelli, ai nipoti, ma non di meno ai mie compari, per me come fratelli, persone uniche, meravigliose e speciali e a tutte le persone che ci hanno voluto bene, nonostante il gesto atroce che io sto per compiere”


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