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VIDEO | Nasce a Napoli AfricaNa, comunità Slow Food per promuovere integrazione e sviluppo

La nuova comunità ha due obiettivi: "sfruttare la cultura del cibo per creare lavoro e integrazione e portare progetti in Africa"

Pubblicato:16-12-2019 15:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:45
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NAPOLI – È nata a Napoli AfricaNa, una nuova comunità Slow Food che si pone l’obiettivo di promuovere l’integrazione degli africani in Italia e lo sviluppo nei loro Paesi di origine.

Il gruppo e’ stato presentato sabato nella sede dell’associazione senegalese Senaso, a piazza Garibaldi. “Siamo un mix, una ventina di persone provenienti da vari Paesi africani. Alcuni di noi sono anche italiani” ha spiegato all’Agenzia Dire Ndemba Dieng, attivista, senegalese di Torre Annunziata e referente di AfricaNa.

“La nuova comunità Slow Food ha due obiettivi. Il primo è sfruttare la cultura del cibo per creare lavoro e integrazione e fornire agli immigrati un cibo buono e giusto per la loro cultura”, ha aggiunto: “Il secondo, è portare progetti in Africa”.


La comunità punta anche a fornire uno strumento per presentare proposte alle istituzioni, italiane e non solo. “In tanti progetti di sviluppo si e’ sempre deciso da qua, invece io e Ndemba abbiamo detto no, noi andiamo spesso, stiamo con i giovani, con i capivillaggio, dobbiamo partire dalle loro esigenze, dalla coltivazione che fanno, da tutto quello che è sparito, dai nostri cibi più antichi” ha aggiunto Fatou Diako, originaria della Costa D’Avorio, presidente Hamef e membro di AfricaNa.

“Oggi mangiamo il riso cinese, che non ha più il profumo del riso africano” ha concluso Diako. “Vogliamo ritornare alle nostre origini e mangiare buono e sano”. Al termine della presentazione, aperitivo afro-napoletano: accanto alla pizza fritta partenopea, beignet de coco, e fataya dal Senegal. Da bere, bissap (una bevanda a base di carcade’), ginger, con zenzero e ananas, e succo di baobab.

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