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VIDEO | Reggio Calabria, sventata rapina grazie all’operazione ‘Fake identity”

I cinque indagati, pronti a rapinare un furgone portavalori, erano armati e travestiti da Agenti di Polizia e della ditta AVR

Pubblicato:16-12-2019 12:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:45
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REGGIO CALABRIA – L’operazione della Polizia di Stato di Reggio Calabria, ‘Fake identiy’ che ha portato oggi all’arresto di cinque persone a Reggio Calabria, per tentata rapina aggravata ad un furgone portavalori, scaturisce dai fatti accaduti il 9 settembre scorso e ricostruiti dagli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto procuratore Alessandro Moffa.

Secondo le indagini nella prima mattinata del 9 settembre, i cinque indagati, tutti con precedenti penali, erano in viale Calabria nei pressi di un centro commerciale, armati e travestiti da Agenti di Polizia e della ditta AVR, pronti a rapinare un furgone portavalori che, da lì a poco, avrebbe prelevato l’incasso dell’ultimo weekend del centro commerciale (circa 160 mila euro).

Il tutto è partito da una determinante segnalazione effettuata da Agenti di Polizia in servizio di scorta ad un magistrato della locale Dda, i quali informavano la Questura della presenza, nei pressi del centro commerciale, di due soggetti che indossavano in modo non consono divise ordinarie della Polizia di Stato e che, alla vista degli agenti di scorta, avevano avuto un comportamento anomalo.


All’arrivo sul posto del personale dell’Ufficio Volanti, i due soggetti si sono dati alla fuga, facendo perdere le loro tracce. Sin da subito la Squadra Mobile reggina, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha avviato le attività di indagine mediante l’esame di tutte le immagini registrate dai numerosi sistemi di video sorveglianza presenti in zona.

Ascoltate inoltre numerose persone, tra le quali i responsabili del Centro Commerciale e della sicurezza di BNL Paribas, ed effettuate numerose perquisizioni domiciliari a pregiudicati dediti a tali tipi di reati, riuscendo, in poco tempo, sia a ricostruire la dinamica dei fatti, sia ad individuare ed identificare gli autori degli episodi contestati.

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