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Fico: “Tap e terzo valico, M5s vada nei territori e chieda scusa”

ROMA - "Rispetto al Tap e al Terzo Valico in campagna elettorale abbiamo fatto delle promesse che non possono essere

Pubblicato:16-12-2018 16:34
Ultimo aggiornamento:16-12-2018 16:34
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ROMA – “Rispetto al Tap e al Terzo Valico in campagna elettorale abbiamo fatto delle promesse che non possono essere mantenute per mille e uno motivi, allora si chiede scusa e si va sui territori fino in fondo a spiegare il perchè”. Lo dice il presidente della Camera, Roberto Fico, intervistato da Lucia Annunziata su Raitre a ‘1/2h in piu”.

“PREVISIONI SU MERCI SUPERATE, TAV NON SERVE”

“La Tav è totalmente fallita rispetto alla sua origine. Le previsioni e i dati sul trasporto delle merci su ferro non sono solo disattese ma sono assolutamente fuori quota. La Tav non serve”. 

“CONTRIBUTI A EDITORIA HANNO CREATO DEI MOSTRI”

“In questi anni il finanziamento pubblico all’editoria ha generato dei veri e propri mostri, con finanziamenti legati ai giornati di partito”. Lo dice Fico, riferendosi all’emendamento alla manovra. “Una volta abolito si riparte e possono essere aiutati i giovani e le start up, ma dobbiamo arrivare a una riduzione”.


“TRUMP ANTISTORICO, FIRMARE PATTO SU MIGRANTI E CLIMA”

“Dobbiamo firmare il patto globale sulla migrazione per sederci al tavolo e dire la nostra. E anche sul clima“. “Trump sta facendo una politica antistorica su ambiente e energia. Noi dobbiamo mettere ambiente ed ecosistema al primo posto”, sottolinea. Il presidente della Camera conclude: “Per me invece di parlare di sovranismo è meglio parlare di autosufficienza energetica con un piano di energie rinnovabili”.

“ECOTASSA? IN FUTURO INQUINANTI VANNO TASSATI”

“Non entro nel merito dell’emendamento sull’ecotassa” sulle auto ma “dobbiamo dare una prospettiva culturale all’Italia, che strada vogliamo percorrere? In futuro, piano piano, i carburanti inquinanti vanno tassati”.

“IO STIMATO DAL PD? PARLIAMO DI TEMI E VEDIAMO CHI CI STA”

E’ scomodo essere stimati dal Pd? “Non c’è nessuna scomodità in questo, ma non è il punto. Più che di sinistra e destra noi dobbiamo parlare di tematiche”. Ad esempio, “sull’acqua pubblica, in discussione alla Camera, che legge vogliamo fare? Siamo d’accordo che su alcuni beni non si può fare profitto? Chi ci sta a dire queste cose? Siamo d’accordo che dobbiamo fare un piano ambientale storico e non dobbiamo costruire più inceneritori? Siamo d’accordo su queste tematiche? Il ragionamento su questi temi è da fare con tutti”, conclude.

“ME NE FREGO SE ACCOGLIENZA NON ‘TIRA’ NEI SONDAGGI”

“Se oggi un sondaggio mi dice che l’accoglienza dei migranti non ‘tira’ più io me ne frego, io come politica voglio dimostrare che l’accoglienza rende il paese più sicuro, migliore fermo restando che ci sono certi fenomeni che vanno gestiti e governati”. 

“Capisco la malattia dei sondaggi però se io ogni settimana devo guardare i sondaggi e muovermi di conseguenza significa che non faccio politica. La politica secondo me deve essere lungimirante e non guardare al consenso, ma ai progetti e ai contenuti”.  “Io non ho mai pensato né detto che in 6 mesi avremmo potuto fare tutto, per fare bene le cose ci vuole tempo, pazienza, ascolto e studio”, sottolinea. “La mia inquietudine, la notte, è se dobbiamo seguire i sondaggi che è la stessa cosa che io ho contestato in passato a tutte le forze politiche”. Insomma, conclude: “Io non posso cambiare la mia politica a secondo dei sondaggi”.

“ITALIA CHE NON PIACE? DA GIORGETTI UNA INGIUSTIZIA”

La dichiarazione di Giorgetti è “una ingiustizia, non ci può essere una Italia che mi piace o meno a secondo di un’idea, se non capisco le ragioni dell’altro non potrò mai risolvere i problemi degli altri”.

“DIALOGO CON UE NON È CALARSI LE BRAGHE”

“Quando c’è il dialogo non è mai un calarsi le braghe, è un rapporto in cui si cerca di capire sempre le ragioni degli altri”.

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