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Social network, dall’Europa nuove regole ‘salva privacy’

Per difendere la privacy di cittadini e utenti, i governi europei e l'europarlamento stanno lavorando per mettere un freno ai social, per evitare così, che questi siano accessibili a ragazzi troppo giovani

Pubblicato:16-12-2015 15:30
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:43

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ROMA – Per difendere la privacy di cittadini e utenti, i governi europei e l’europarlamento stanno lavorando per mettere un freno ai social, per evitare così, che questi siano accessibili a ragazzi troppo giovani social_network. Così, un po’ in sordina, è stato approvato un emendamento che alza da 13 a 16 anni l’età minima per iscriversi a Facebook e compagni, salvo il consenso dei genitori.

La proposta di legge, sarà votata giovedì dalla Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e ratificata dal Parlamento alla fine del 2016. In Europa inoltre, a differenza degli Stati Uniti, non c’è una legge in materia che fa testo ufficiale: ogni Stato membro è quindi libero di optare per l’età sociale di sua scelta.

Oltre a rendere più chiare le norme sulla privacy, l’emendamento si inserisce nella discussione in corso tra Europa e Stati Uniti in merito trasferimento dei dati da internet. Per questo, due mesi fa Corte di Giustizia Europea ha ‘tirato le orecchie’ alle aziende statunitensi ritenendo invalide le operazioni di spostamento dei dati personali degli utenti europei sui server americani.


In attesa che si faccia luce sulla vicenda, questa mossa si presenta come una vera batosta per tutti i social e i servizi di messaggistica istantanea: stando ai dati diffusi qualche tempo fa infatti, il 70% dei tredicenni è iscritto a Facebook e l’età media di apertura del profilo è di dodici anni.

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