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Turismo. Case cantoniere brand d’Italia, firmato l’accordo per la valorizzazione

Le Case cantoniere inaugurano la loro seconda vita e diventano presidi di turismo sostenibile

Pubblicato:16-12-2015 13:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:43

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ROMA – Rosse, con la scritta Anas e il numero che segna i chilometri, disseminate lungo le strade da nord a sud del Paese e da sempre nell’immaginario di tutti gli italiani, le Case cantoniere inaugurano la loro seconda vita e diventano presidi di turismo sostenibile.

casa cantoniera

Un progetto di valorizzazione sancito oggi dalla firma di un accordo tra i ministeri delle Infrastrutture e dei Beni culturali, insieme ad Anas e al Demanio che prevede l’avvio di un progetto pilota che coinvolgerà 30 delle 1.244 Case cantoniere presenti sul territorio. L’obiettivo è di riqualificare le strutture, metterle a bando (senza dismissioni) e affidarne la gestione a privati per progetti di ospitalità, ma anche ciclofficine e punti di ristoro, mantenendo in ogni caso una funzione di servizio alla viabilità. Il tutto, a partire dagli immobili che si trovano in prossimità di circuiti culturali, turistici e di mobilità alternativa: la via Francigena e il tracciato dell’Appia Antica, e successivamente anche il Cammino di San Francesco (la Verna-Assisi), il Cammino di San Domenico, il Circuito del Barocco in Sicilia, la Ciclovia del sole (Verona-Firenze), la Ciclovia Ven-to (Venezia-Torino).


Il progetto pilota sarà pronto entro il 30 giugno 2016 e subito dopo partiranno i relativi bandi. “Bisogna valorizzare la bellezza italiana che é dappertutto, non soltanto nelle grandi Capitali dell’arte, e valorizzare tutte quelle forme di turismo colto, intelligente e sostenibile che portano ricchezza, con persone che vengono in Italia perché vogliono la qualità”, ha detto il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, intervenuto nella ex sala operativa nazionale dell’Anas di via Portuense, a Roma, per la firma del protocollo. “Le Case cantoniere sono un patrimonio straordinario- ha aggiunto- sono più di mille e appartengono ai nostri ricordi, sono un formidabile marchio italiano, un brand che diventerà conosciuto nel mondo”.

Tema centrale dell’iniziativa, ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, “è il paradigma della politica di cura e manutenzione del territorio, decisiva per fare recuperare al Paese pezzi di economia. Dobbiamo fare in modo che dopo questi primi 30 progetti, si arrivi presto a qualche centinaio, perché solo così nel mondo si potrà raccontare quello che l’Italia sta facendo”. Insieme a Franceschini e Delrio, a siglare l’intesa per la valorizzazione delle Case cantoniere, anche il presidente di Anas Spa, Gianni Vittorio Armani, e il direttore generale dell’agenzia del Demanio, Roberto Reggi.

“Le Case cantoniere diventeranno un brand italiano molto conosciuto nel mondo”. A dirlo é il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini. “Ho dato indicazioni alle Soprintendenze che venga tutelato il loro colore rosso e conservate le scritte che riportano il chilometro in cui si trovano, perché è così che diventeranno un brand”, ha aggiunto il ministro, secondo il quale le Case cantoniere “sono un luogo ideale per il supporto al turismo sostenibile, che non è un settore, ma la vocazione del Paese” e anche “un’esigenza: è necessario moltiplicare i luoghi di attrazione turistica per uscire dal tema del sovraffollamento di alcuni luoghi e affrontare la crescita forte del turismo internazionale e interno dentro linee di sviluppo sostenibile” all’interno di questo quadro, ha aggiunto il ministro, “c’è anche la valorizzazione del patrimonio e della bellezza attraverso un modello di turismo lento e sostenibile che cerchi le identità locali, le eccellenze e la qualità”.

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