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Salute mentale, le Nazionali di Italia e Senegal di calcio a 5 scendono in campo contro lo stigma

Venerdì 18 novembre alle 20, al PalaTorrino, giocano la nazionale italiana Crazy for Football e la nazionale senegalese Football Therapie

Pubblicato:16-11-2022 14:43
Ultimo aggiornamento:16-11-2022 16:54

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ROMA – Si giocherà venerdì 18 novembre alle 20, presso il PalaTorrino di Roma, la partita tra la nazionale italiana Crazy for Football e la nazionale senegalese Football Therapie, le due squadre di calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale. Presentato oggi nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella ‘sala Paolo Rossi’ della Federazione Italiana Giuoco Calcio, in via Allegri, l’evento, con ingresso gratuito, è organizzato dall’Associazione no profit Ecos, con il sostegno della Figc, di Rai per la Sostenibilità e la media partnership di Rai Radio Uno.

IL CALCIO COME STRUMENTO DI TERAPIA NEI PROGRAMMI INTEGRATI DI CURA PSICHIATRICA

La partita rientra nell’ambito del movimento internazionale Dream World Cup, il campionato del mondo di calcio a 5 per persone con problemi di salute mentale. Il progetto per la lotta allo stigma della malattia e per la promozione del calcio come strumento di terapia nei programmi integrati di cura psichiatrica è nato in Italia e nel 2018 ha visto la presenza a Roma di 9 Nazionali provenienti da 3 continenti.

UN SFIDA ATTESA QUATTRO ANNI

Gli azzurri della Nazionale Crazy for Football incontreranno i calciatori senegalesi di Football Therapie, che non avevano avuto la possibilità di partecipare al campionato mondiale del 2018 per mancanza di fondi, e potranno mantenere la ‘pazza’ promessa, fatta dopo la vittoria del titolo, di realizzare quel sogno che ora si compie grazie al sostegno di Rai per la Sostenibilità e della Figc.


MALIK BITEYE E SANTO RULLO

La delegazione senegalese, composta da 10 giocatori e 5 membri dello staff, sarà guidata da Malik Biteye, un operatore sanitario formatosi a Torino e tornato in Senegal per diffondere la cultura psichiatrica appresa in Italia dal suo mentore, Santo Rullo.
Sotto la guida del c.t. Azzurro, Enrico Zanchini, e del mister Riccardo Budoni, per la nazionale italiana scenderanno in campo diversi calciatori selezionati nei mesi scorsi in 5 regioni italiane tra oltre 250 candidati con il contributo dei servizi per la salute mentale territoriali, di cooperative e associazioni.

L’IMPEGNO DEL SERVIZIO PUBBLICO PER UNA SQUADRA DI SOGNATORI

“Siamo onorati- ha affermato il direttore di ‘Rai Per la Sostenibilità-Esg’, Roberto Natale– di poter dare il nostro contributo a questa grande avventura sportiva e umana. Nella sfida Italia-Senegal c’è anche un po’ del servizio pubblico, perché un programma Rai di grande popolarità come ‘I Soliti Ignoti’ ha voluto destinare a Ecos e a Crazy for Football una parte dei premi vinti dai concorrenti Vip durante la pandemia. Questo ha permesso di far vivere ancora il sogno immaginato anni fa da Santo Rullo e dalla sua straordinaria squadra di sognatori. Ci piace che la Rai sia vicina a chi si batte ogni giorno contro i pregiudizi, per l’inclusione, per la solidarietà”.

DREAM WORLD CUP ESEMPIO DI PROMOZIONE DELLA SALUTE MENTALE GLOBALE

La Dream World Cup– ha commentato il presidente del Collegio Nazionale dei Dipartimenti di Salute Mentale, Angelo Fiorittiè un bellissimo esempio di promozione della salute mentale globale, che coniuga sport, destigmatizzazione e costruzione di reti internazionali”. “Per continuare a definirci Dipartimenti di Salute Mentale e non solo di Psichiatria- ha proseguito- abbiamo sempre più bisogno di iniziative come questa, che moltiplichino le opportunità di salute, di protagonismo e di autorealizzazione, in integrazione con i necessari percorsi di cura”.

L’IMPORTANZA DELL’INCLUSIONE

C’è sempre più bisogno che la società civile si apra ad una cultura dell’inclusione, anche nello sport. Sosteniamo con tutte le nostre forze la Nazionale italiana Crazy for Football- ha concluso Fioritti- che rappresenta idealmente le centinaia di realtà locali che perseguono la promozione della salute mentale attraverso lo sport”.

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