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Casalino porta il Grande Fratello a palazzo Chigi: ‘casa di vetro’ e videowall, la sala stampa cambia look

Va definitivamente in soffitta il restyling siglato Silvio Berlusconi e datato 1994: il nuovo progetto ispirato ad uno stile di comunicazione immediato e diretto

Pubblicato:16-11-2020 13:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:14

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ROMA – Un video-wall al posto del fondale azzurro, di epoca ‘montiana’. La sala stampa di palazzo Chigi alla svolta stilistica, tra tecnologia e ritorno alla struttura originaria del palazzo. L’idea della ‘casa di vetro’ per la comunicazione in epoca Covid.

Va definitivamente in soffitta il restyling siglato Silvio Berlusconi e datato 1994. A quanto apprende la Dire, un progetto presentato dal portavoce Rocco Casalino – e esaminato dal premier Giuseppe Conte – prevede una drastica semplificazione della location delle conferenze stampa del governo, e delle postazioni in cui lavorano i giornalisti che seguono i lavori dalla sede del governo.

Saranno rimosse le riproduzioni di colonne e capitelli corinzi, va via il grande tavolo prospiciente e verra’ rimosso anche il doppio pavimento, con l’eliminazione dei pannelli sotto cui corrono cavi e feritoie. Sara’ riportato alla luce, per quanto possibile, il marmo e la pietra con cui e’ stato costruito il palazzo. Verranno tolti anche gli specchi, che migreranno in alto nelle lunette a margine del soffitto. La zona della conferenza stampa e quella delle postazioni dei giornalisti saranno separate da una cupola trasparente in grado di non far passare i rumori.


Cambiera’ soprattutto lo sfondo che fa da cornice simbolica alle dichiarazioni del governo. Un elemento visivo che fu esaltato da Silvio Berlusconi. Al suo insediamento, 26 anni fa, Berlusconi volle sostituire il quadro allegorico coi continenti che aveva ereditato da decenni di Prima Repubblica con la riproduzione di un capolavoro settecentesco, “La Verita’ svelata dal Tempo”, di Giovan Battista Tiepolo. Da allora e per 17 anni le conferenze stampa dell’esecutivo si erano stagliate sull’abbraccio tra Kronos e la Verità, rappresentata nell’allegoria di una fanciulla sdraiata sulle nubi al fianco del vecchio Tempo.

L’opera non era piaciuta a Mario Monti, che al suo avvento nel 2011 aveva scelto di affidare a un look più sobrio, un fondale azzurro, la comunicazione delle molte misure di risanamento dei conti pubblici che il suo governo varo’.

Ora l’austerity estetica verra’ superata dalle immagini a flusso continuo che sara’ in grado di trasmettere un video-wall, come quello adottatto in alcuni studi televisivi. Sara’ installato alle spalle dei ministri mentre al posto del tavolo su cui ora campeggia il simbolo della presidenza del consiglio, ci sara’ una struttura piu’ esile, in materiale trasparente, forse plexiglass. L’idea, spiegano fonti interpellate dalla Dire, e’ di rendere tutto immediatamente percepibile e diretto, secondo un’idea di comunicazione pubblica a cui il governo si e’ dedicato in particolare nella gestione della pandemia da Covid.

I lavori per il rifacimento della Sala stampa potrebbero iniziare gia’ a partire dalla pausa natalizia. Il premier Giuseppe Conte ha approvato il progetto, che ha apprezzato a partire dalla sua idea ispiratrice, quella di una “casa di vetro”. Dal premier e’ venuta tuttavia una forte raccomandazione: “Non spendere troppo. Anzi, spendere il meno possibile”.

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