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Gallo propone alleanza a sinistra per le regionali, la base del M5S si ribella: “A casa!”

Il presidente della commissione cultura di Montecitorio Luigi Gallo prende posizione a favore di un'alleanza tra il M5S e il Pd, a partire dalle regionali. Ma sui social piovono le critiche

Pubblicato:16-11-2019 13:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:37

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ROMA – Il presidente della commissione cultura di Montecitorio Luigi Gallo prende posizione a favore di un’alleanza tra il Movimento Cinque stelle e il Partito democratico, a partire dalle regionali. 

Ma sui social piovono le critiche: “Il Movimento ha la sua identita’”, dicono i simpatizzanti in calce al post facebook. Gallo sottolinea che “la vera novità” di questa fase “è il M5S che governa le regioni insieme al centrosinistra. E questo può costituire il vero elemento di rottura, che va costruito seriamente e non improvvisando perché la novità in questa fase storica deve essere una rigenerazione e un rinnovamento vero dei soggetti politici esistenti, capaci di aprirsi alle nuove organizzazioni civiche e sociali sul territorio. Abbiamo il dovere di riavvicinare tante persone e incamerare nuove energie per il Paese”, dice.

Per Gallo visto che il M5s e’ stato votato “da 11 milioni di voti in Parlamento” non puo’ “arroccarsi su posizioni strettamente identitarie e velleitarie senza pensare a quanto sia importante completare i processi di governo, anche regionali. Un governo regionale capitanato da Movimento 5 Stelle e centrosinistra insieme in tutte le Regioni sarebbe la vera novità di questo momento e come effetto collaterale fermerebbe l’avanzata delle destre. Può mai il centrodestra che governa da tempo le regioni rappresentare la novità in questo Paese, lo stesso centrodestra che ci ha già regalato Galan, Formigoni condannati per corruzione o Maroni della Lega condannato in appello per gli appalti su Expo?” 


Il presidente della commissione cultura chiama in causa anche il fondatore del M5s: “Bisogna avere una visione politica e Beppe Grillo ha chiaramente detto di stare dalla parte dell’entusiasmo e di chi non si rinchiude nei propri egoismi e individualismi, perché se troppi politici soffiano su questi sentimenti, non potrà che vincere il più egoista e individualista che oggi c’è sulla scena politica”.

Parole le sue, accolte in gran parte dallo scetticismo dei militanti. Maria Luisa ad esempio si dice dispiaciuta “se i meetup in Emilia Romagna non sono riusciti ad individuare dei candidati per le prossime regionali. Era un processo che avrebbero dovuto iniziare già subito dopo le precedenti elezioni regionali. Comunque basterebbe anche 1 o 2 cittadini per controllare. Condivido il pensiero di Toninelli. Il Movimento ha la propria identita’ e dispiace vedere che qualcuno voglia farla perdere con una alleanza pre elettorale con un partito che non condivide punti fondamentali come quello del doppio mandato, della riduzione degli stipendi, di candidare incensurati. Alcuni di voi sembra che si stiano convincendo della necessità di arrendersi alla fusione con il PD. Probabilmente dipende dalla scadenza del secondo mandato e dalla prospettiva di ricandidarsi in un partito che non ha il vincolo del doppio mandato. Su questo punto penso che voi eletti non siate obiettivi e non dovreste fare questo tipo di proposte”. 

Per Simona “l’identità del Movimento c’è ed è l’unica barra che dobbiamo tenere dritta. Il Movimento deve tornare a riconoscersi in essa così da operare scelte opportune! Possiamo aiutare le liste civiche in cui possiamo riconoscerci, ma senza presentare il nostro simbolo, almeno per ora! Purtroppo dobbiamo prendere atto del fatto che nelle elezioni amministrative se non hai più “chili” di cambiali in cambio da firmare non sei nessuno!”

Il dibattito e’ acceso. Ennio fa notare a Gallo che “il paese chiaramente va a destra, voi ovviamente preferite il suicidio assistito a base di Pd. Non è meglio tornare a fare l opposizione?” Angelo si dice attonito: “Ma di cosa stai parlando? Mi vergogno di quello che leggo. Mi vergogno di aver incentivato una opera mistificatoria di queste dimensioni. Ma la sinistra de che? Quella dei Renzi, quella dei Bersani, degli Zingaretti? Voi con i vostri trasformismi state consegnando il paese alla destra quella più becera, perché nemmeno quella si può definire vera, ma solo un branco di opportunisti”. 

Anche Francesco spiega di “non essere d’accordo per niente. Da soli bisogna correre e al massimo usare il contratto come forma di intermediazione con altre forze politiche”. Qualcuno prende posizione a favore della proposta di Gallo. Cosi’ Giuseppe: “Finalmente un’apertura chiara, una visione netta per il futuro prossimo. Complimenti Gallo!”, dice. Ma la maggioranza degli intervenuti non condivide. Anzi, non mancano accenni polemici al tema del secondo mandato. Cosi’ Lucio e Gabry che rivolgono al presidente della commissione cultura un invito che i grillini solitamente rivolgevano ad esponenti di altri partiti: “Credo sia ora di tornare a casa, anche per te caro Luigi! Ci andrete a casa e’ solo questione di tempo. Vi e’ piaciuta la poltrona.

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