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Toninelli: “Orgoglioso per pugno alzato, città a breve in piedi”

Il ministro dei Trasporti torna sul gesto fatto ieri in Senato che ha scatenato un'ondata di polemiche

Pubblicato:16-11-2018 09:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:47

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ROMA – “Io sono orgogliosissimo di aver alzato un pugno in favore delle centinaia di milioni per i genovesi e le imprese. Luigi (Di Maio, ndr) si è congratulato ed è molto felice. Abbiamo lavorato con serietà in 90 giorni. E aver destinato 300 milioni a Genova, oltre ai 300 per il ponte di cui nemmeno voglio parlare perché li metterà chi lo ha fatto crollare, significa che una città in ginocchio come Genova in pochi mesi si rimetterà in piedi. Ci sono quindi tutti i motivi per gioire per i genovesi. Gli avevo promesso una casa e lo abbiamo fatto. Gioiamo”. Così il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, Danilo Toninelli, a margine di una conferenza stampa alla stazione Termini di Roma sui servizi per i pendolari.

 


https://youtu.be/egWMZgS8amA

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“MINISTRO NON DEVE ESULTARE? NO, NON DEVE RUBARE”

“Ho gioito per aver lavorato insieme al Governo e insieme a tanti deputati e senatori per aiutare Genova e i genovesi in difficoltà per una tragedia che doveva – e poteva – essere evitata. Ho gioito per i 72 milioni agli sfollati, ho gioito per le tante decine di milioni per imprenditori e imprese. Ho gioito perché nel dl Genova c’è un modello diverso nel conteggio i pedaggi in autostrada. Un ministro non deve esultare? Un ministro non deve rubare e io non rubo; un ministro deve pensare all’interesse nazionale e io l’ho fatto”, afferma Toninelli parlando ai microfoni di Giorgio Zanchini a Radio anch’io (Rai Radio1) ancora a proposito del gesto fatto ieri in Senato quando è passato il decreto Genova.

“Penso di aver fatto un ottimo lavoro insieme a tutto il Governo per Genova- aggiunge-. Se sommiamo i 300 milioni nel Dl Genova – senza contare i 300 milioni che metterà Autostrade per l’Italia – più 500 milioni nella legge di bilancio oggi possiamo dire che 800 – o 1100 – milioni, in 90 giorni sono stati destinati a Genova che in pochissimi anni tornerà più bella e forte di prima. E’ un grande motivo di gioia. Autostrade non può ricostruire. Autostrade metterà i soldi e la ricostruiremo noi. Stiamo lavorando con i nostri avvocati per la procedura di decadenza. E’ una questione di giustizia: la ricostruiremo noi”.

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