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Atleti contro la violenza sulle donne, da Bologna via alla campagna nazionale

La faccia di uno sportivo, come quella di Renato Villa, il mitico capitano del Bologna Football club degli anni Ottanta,

Pubblicato:16-11-2015 15:17
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:35

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La faccia di uno sportivo, come quella di Renato Villa, il mitico capitano del Bologna Football club degli anni Ottanta, e un cartello con una scritta “Stop violence against women”. Un gesto per combattere contro l’omertà e promuovere le azioni di tutela delle donne che subiscono violenza. E’ la campagna nazionale, presentata ufficialmente oggi a Bologna e voluta da Aics, che coinvolge tutte le sezioni italiane e gli sportivi associati e che invita ogni cittadino ad aderire inviando una foto con il cartello-logo in mano. Le immagini inviate sono già un centinaio, e, assieme a tutte quelle che arriveranno saranno parte di un photobook che uscirà l’8 marzo, giorno nel quale si farà anche un bilancio del lavoro di questi mesi.

Alla conferenza stampa in Comune di stamane, alla presenza della presidente del Consiglio Comunale Simona Lembi, il presidente nazionale Aics Bruno Molea ha spiegato che i dati Istat 2015 contano 6.788 donne che hanno subito una qualche forma di violenza. Nel 62,7% dei casi i colpevoli sono partner attuali o ex. Tra i reati il 16,1% è stalking, il 21% violenza sessuale, il 20% violenza fisica. Ora, se è vero che i numeri parlano di una diminuzione di violenze fisiche o sessuali (dal 13,3% del 2009 all’11,3% del 2015), Moleo è convinto che “il sommerso sia ancora notevole, e che sia necessario fare qualcosa”. Da qui la decisione di lanciare una campagna, alla quale, tra gli altri, hanno già aderito come testimonial Villa, la tredicenne campionessa italiana 2015 di skateboard categoria girls Asia Lanzi, la medaglia d’argento di boxe ai giochi europei 2015 Valentina Alberti e la pallanuotista della Rari Nantes Bologna, Jessica Zimmerman. E’ lei a spiegare che nel suo paese, l’Australia, ben una donna su tre dice di aver subito violenza e che quindi, anche in Italia, vale la pena impegnarsi perché questo non accada.

E allora, tutti a farsi fotografare con il certello-logo, che rappresenta una scarpa sportiva rossa (disegnata in modo da mostrare la scritta “stop”), dove si unisce la matrice sportiva di Aics con il simbolo della lotta alla violenza. Il risultato è dunque la scritta “Stop violence against women”. Moleo invita tutti gli associati e tutti i cittadini ad aderire, perché “solo così si può superare il problema delle tante donne che non hanno la forza o il coraggio di denunciare”, e così “si può chiedere alle istituzioni di tutelarle”.


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