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Università, domani è la Giornata mondiale dello studente: pronta mobilitazione

La manifestazione di domani non reclamera' solo "diritto allo studio universale", ma anche "reddito di dignita'"

Pubblicato:16-11-2015 12:46
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:34

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ROMA – “Reddito, diritto allo studio, democrazia” ma anche “liberta’ di movimento” e lotta contro “devastazione ambientale, autoritarismo e repressione”.  Sono queste le parole d’ordine della Giornata di mobilitazione indetta per domani dalla Rete Della Conoscenza.

rete studenti_mobilitazione

Il corteo previsto per domani in tutta Italia, nello specifico, a Roma partirà alle 9.30 da Piramide e rivendichera’ anche l’importanza del diritto allo studio che, come ha dichiarato Alberto Campailla portavoce di Link-Coordinamento Universitario, alla Dire in un’intervista a margine della conferenza stampa in corso alla Camera, “ci puo’ preservare dall’intolleranza e dall’odio che, a cominciare dai fatti di Parigi, stanno prendendo il sopravvento in questi giorni”.


L’Italia e’ “in testa alle classifiche dei Paesi europei per costi dell’universita’” seconda solo a “Belgio e Olanda, che pero’ compensano con sistemi di welfare”, secondo quanto si legge nei dati riferiti oggi dalla Rete della Conoscenza. Riccardo Laterza, portavoce della Rete della conoscenza, ha definito inoltre “deliranti” le dichiarazioni del ministro Stefania Giannini “che paragonava i costi per frequentare un corso di laurea triennale con quelli di un’utilitaria”. Per Laterza, infatti, questi costi tra “tasse, alloggio, trasporti, libri” sono “ben piu’ alti”. La manifestazione di domani non reclamera’ solo “diritto allo studio universale”, ma anche “reddito di dignita’”, appoggiando la proposta di Libera.

Oltre a quella di domani, l’organizzazione studentesca fa sapere che ha gia’ in programma altre due mobilitazioni: una, insieme alla Coalizione Sociale, e alla Fiom, per il 21 novembre. L’altra al fianco di Legambiente, per il 29, in vista della conferenza sul clima di Parigi, per chiedere “politiche energetiche sostenibili” e contestare, in particolare, le trivellazioni marine e terrestri autorizzate dal Decreto Sblocca Italia, oltre che dal Decreto Sviluppo del 2012.

Presenti alla conferenza di oggi anche Valentina Orazzini della Fiom, Mimmo Pantaleo, segretario Flc-Cgil e Maria Marano’, portavoce di Legambiente, che ha ricordato come l’ignoranza incida anche su scelte sbagliate delle amministrazioni rispetto alle questioni ambientali”.

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