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ROMA – Un luogo in cui si matura come persone e non solo come militari: che “forma a 360 gradi”. A parlare è il sottotenente Alex Zeni, del 204mo corso Volontà al terzo anno di Accademia a Modena e ufficiale dal 1 settembre. E’ nel pieno di un’attività addestrativa in montagna quando, in un’intervista con l’agenzia Dire, torna con la memoria al suo primo giorno in Accademia quando si inizia il tirocinio e ancora non si sa se si arriverà ad essere ufficiali: è il giorno “delle domande e delle incertezze, ancora non si sa l’esito- racconta il sottotenente- il mio capitano mi invitò a leggere sulla lapide: ‘Divorare lacrime in silenzio, donare sangue e vita’”. Le domande, con i giorni che passano, lasciano il passo alle conferme, alla formazione: l’iter di selezione è duro e intenso e si ha quel primo mese di tirocinio per iniziare a provare la vita militare: “sono stato sempre supportato da familiari e dagli amici”, conferma il sottotenente.
Alex Zeni la domanda la presenta subito dopo le superiori, ispirato dall’esempio di suo padre. “Sono affascinato da questo mondo, dal servizio che l’Esercito fa al Paese a ai cittadini”.
Ora si sta preparando per questo modulo in montagna: “Arrampicate, ferrate, movimenti tattici nelle zone boschive e poi nei contesti urbani ad esempio per bonificare le case, ma sempre in ottica di comando”, perché qui, anche studiando all’università, scienze strategiche nel suo caso, ci si forma per essere comandanti di uomini e donne.
Alex Zeni è uno dei 38 ufficiali allievi dell’Arma di fanteria. Gli altri ufficiali allievi del 204º corso Volontà sono 19 ufficiali per l’Arma di cavalleria; 19 per l’Arma di artiglieria; 15 per l’Arma del genio; 14 per l’Arma delle trasmissioni; 10 per il Corpo di commissariato; 7 per l’Arma trasporti e materiali; 9 per il Corpo degli ingegneri e 15 per il Corpo sanitario.
“Volontà di sacrificarsi per un obiettivo, respirare valori tutti i giorni, lo sport, lo studio e la forte condivisione- racconta ripercorrendo ciò che si impara in Accademia- viviamo tutti insieme e il motto infatti è ‘una acies’ ovvero una schiera”. Vivono tutto il giorno gli uni accanto agli altri e un domani essere comandanti “darà emozioni, legami unici e difficilmente replicabili” fuori da questo mondo che era il grande sogno di Alex, coltivato fin da bambino.
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