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VIDEO | In Basilicata protocollo tra Anci e sindacato edicolanti per ampliare i servizi

Dall'erogazione dei certificati anagrafici al pagamento di bollette per tasse, imposte e tributi. L'obiettivo: contrastare la chiusura delle edicole

Pubblicato:16-10-2020 15:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:04
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POTENZA – Contrastare la chiusura delle edicole in Basilicata. È l’obiettivo del protocollo sottoscritto oggi a Potenza tra l’Anci e lo Snag, sindacato nazionale autonomo giornalai aderente a Confcommercio. Il protocollo, già sottoscritto a livello nazionale, prevede un ampliamento dei servizi offerti dalle edicole, che vanno dall’erogazione dei certificati anagrafici al pagamento di bollette per tasse, imposte e tributi. Un modo per arginare la chiusura e al tempo stesso garantire nuovi servizi più vicini al cittadino che avrebbe il vantaggio di fruirne in modo piu’ agevole vicino al suo luogo di residenza.
“Il protocollo – spiega alla Dire il presidente dell’Anci Basilicata, Salvatore Adduce – può da un lato facilitare il compito dei piccoli Comuni che a causa di mancanza di personale e dei tempi dilatati non riescono a garantire alcuni servizi, dall’altro consentire alle edicole di ampliare le attività che svolgono, facendo entrare più persone nei punti vendita e facendo riprendere la vendita dei giornali che ha avuto una caduta verticale. Un connubio positivo – conclude Adduce – che in questo particolare momento consente anche di ovviare al problema degli assembramenti davanti agli uffici comunali”.

CINNELLA (SNAG MATERA): “DURANTE LA PANDEMIA IN EDICOLA IL 30% CLIENTI”

“Prima della pandemia l’ingresso nelle edicole era tra il 60% e il 70%. Durante la pandemia siamo scesi al 30%, ma semplicemente perché i clienti volevano avere dati certi sui contagi pandemia con la lettura dei quotidiani”. Così alla Dire Eugenia Cinnella, presidente dello Snag della provincia di Matera, in occasione della firma del protocollo oggi a Potenza tra Anci ed il sindacato autonomo giornalai aderente a Confcommercio. “Con il protocollo – ha aggiunto – ci proponiamo di raggiungere anche quelle fasce di età che in edicola non entrano, dai 14 a 18 anni. Sappiamo benissimo che in una situazione di pandemia e digitalizzazione e’ tutto su internet e sui social, ma siamo pronti ad affrontare anche questo”.


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