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Coronavirus, Zaia: “In Veneto semaforo arancione, prepariamoci per la didattica mista”

Il governatore del Veneto fa il punto sulla situazione nella sua regione e su Immuni aggiunge: "Spero si risolva la prossima settimana"

Pubblicato:16-10-2020 09:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:04

luca zaia
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VENEZIA – Al momento il Veneto si trova “in una fase di semaforo arancione”. Lo afferma il presidente della Regione Luca Zaia, parlando della diffusione del coronavirus in Veneto, oggi ai microfoni di ’24 Mattina’ su ‘Radio 24’.

“Oggettivamente in questo momento i dati sono pochi e per avere proiezioni serie, per noi e’ fondamentale vedere i numeri delle terapie intensive e i ricoverati“, spiega Zaia assicurando che “la macchina e’ pronta, perche’ non so che evoluzione avra’ il virus e a noi spetta solo di essere pronti”.

Per quanto riguarda la scuola, per Zaia è necessario attivarsi subito per attivare, se e quando necessario, la didattica mista, perlomeno per gli studenti piu’ grandi: “Tutti noi tifiamo perche’ la scuola non si chiuda, ma ho chiesto che si valuti un piano per la didattica mista perche’ nel momento in cui ci fosse l’esigenza di calare la pressione demografica sui mezzi di trasporto o fuori dalle scuole la soluzione e’ la didattica mista, magari per gli studenti piu’ grandi”, afferma Zaia.


La didattica mista e’ nelle linee guida, si tratta di capire se siamo in grado di programmare, perche’ se dovesse capitare il peggio si possa attivare con velocita’”.

Sulle polemiche relative alla mancata attivazione dell’app Immuni in Veneto, Zaia spiega: “C’e’ il problema dell’interfaccia per qualificare il tipo di contatto, spero si risolva la prossima settimana. Non possiamo fare tamponi a prescindere, gia’ a giugno avevamo notizie di avvisi indifferenziati, cosi’ e’ impossibile fare la ricostruzione e contact tracing“.

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