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VIDEO | Al professor Giorgio Marchini il premio Aimo 2020

Menabuoni: "Vederlo operare è come osservare una farfalla che vola su un prato fiorito: è leggerissimo, delicato e preciso"

Pubblicato:16-10-2020 17:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:04

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ROMA – È andato al professor Giorgio Marchini, direttore della Clinica Oculistica dell’Università di Verona, il Premio AIMO 2020. Il riconoscimento gli è stato consegnato oggi a Roma dal presidente degli oculisti italiani, Luca Menabuoni, in occasione dell’XI Congresso nazionale dell’Associazione Italiana dei Medici Oculisti, in programma per due giorni nella Capitale.

“Perché lo abbiamo premiato? Se lo merita, è un oculista a tutto tondo– ha risposto Menabuoni- Il professor Marchini è un oculista umanamente eccellente e lo e’ altrettanto professionalmente. E questo è un connubio difficilissimo da trovare, raramente si realizza. Quando uno specializzando parla bene del suo direttore, vuol dire che quel direttore è veramente bravo. Gli specializzandi del professor Marchini sono entusiasti di lui. Ma vederlo operare, soprattutto, è come osservare una farfalla che vola su un prato fiorito: è leggerissimo, delicato e preciso. In tutti i campi: dalla chirurgia del segmento anteriore a quella del segmento posteriore, con una predilezione per il glaucoma. È un professionista che ha scritto di tutto e che ha partecipato agli studi più importanti per il glaucoma. Insomma: è un vero fiore all’occhiello dell’oftalmologia”.


giorgio marchiniMa si riconosce in questa descrizione? “A dire il vero no…- ha risposto il professor Marchini ad una giornalista- E poi diceva mia nonna: ‘Soldi e santità metà della metà’. Scherzi a parte, sono molto commosso per questo riconoscimento. Luca (Menabuoni, ndr) è una persona che conosco da molti anni, ma questo premio era proprio inaspettato, anche se sicuramente fa molto piacere. Durante la mia vita professionale ho solo cercato di fare bene il mio lavoro, questo sì. Diciamo che le due cose che mi realizzano di più sono operare e insegnare”. E cosa si sente di dire ai suoi studenti o ai giovani che vogliono intraprendere la carriera da oculista? “Che facciano davvero ciò che piace a loro- ha risposto ancora Marchini- Da questo punto di vista mi reputo un uomo fortunato, perché dopo tanti anni, guardandomi indietro, ho fatto quello per cui probabilmente ero più adatto. Non è sempre così facile. Se un ragazzo inizia questa professione deve avere passione e amore nei confronti del suo lavoro; la vita, purtroppo, a volte ti mette di fronte a strutture che non ‘vanno’ o davanti ad altre cose difficili da digerire. Ma se uno ama il proprio lavoro- ha concluso – riuscirà a superare tutte le difficoltà“.

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