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Il virus galoppa, dove sono finiti i ventilatori? È l’ora dello scaricabarile

L'editoriale del direttore Nico Perrone per Direoggi

Pubblicato:16-10-2020 16:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:04

vincenzo de luca
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ROMA – Il comune impegno a proseguire insieme e’ durato poche ore. Dopo le misure annunciate due giorni fa dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di fronte al virus che galoppa gia’ si registrano differenze e prese di distanza tra alcune Regioni e Governo centrale.

Ha cominciato il presidente della Regione Campania, Enzo De Luca, che di fronte al martellamento del covid ha deciso di chiudere subito le scuole e annunciato che presto mettera’ il coprifuoco: “Nel weekend di halloween, americanata che e’ monumento all’imbecillita’- ha detto De Luca- chiuderemo tutto alle 22, sara’ il coprifuoco, non sara’ consentita neanche la mobilita’. Probabilmente potremo decidere un blocco della mobilita’ dopo la mezzanotte anche prima di quel weekend.  Sentiremo il Viminale, perche’ se decidiamo una misura del genere occorrono controlli e sanzioni rigorose”.

Una presa di posizione, questa di De Luca, che ha creato forti malumori dentro il Governo. Ma come, e’ il ragionamento, soltanto poche ore fa “tutte le Regioni sono state d’accordo a lasciare aperte le scuole, e adesso arriva De Luca e chiude”. Campanello d’allarme, perche’ anche altre regioni in ordine sparso stanno proponendo questa o quell’altra misura. C’e’ bisogno di una stretta e di una rapida risposta.


Domani mattina, su iniziativa del Pd, ci sara’ un vertice di maggioranza con il Presidente del Consiglio per discutere quali nuove misure adottare, a partire dal ‘coprifuoco’, chiudere tutti in casa dalle 22. Stasera bisognera trovare un accordo forte, che regga all’urto di quello che potrebbe accadere nel Paese se il virus non allentera’ la morsa. Dopo il vertice a seguire e’ gia’ prevista la riunione tra Governo, Regioni, Comitato tecnico scientifico e Commissari, che dovra’ tradurre le scelte politiche in misure da adottare subito.

Non saranno giorni facili, il nervosismo cresce e c’e’ il forte rischio che invece di agire insieme si litighi. Nel mirino c’e’ De Luca, la sua voglia di essere sempre al centro della scena. E il Governatore campano ora dovra’ rispondere alle ‘accuse’ che gli ha rivolto il ministro Francesco Boccia: “La Campania prima del Covid aveva 335 posti letto di terapia intensiva, il governo attraverso il commissario Arcuri ha inviato 231 ventilatori per le terapie intensive e 167 per le sub intensive. Oggi risultano attivati 433 posti, devono essere 566. Massima disponibilita’ e massima trasparenza, trasmettiamo tutti i dati a tutti e chi ha bisogno di aiuto lo dica. Ma prima di intervenire su lavoro e scuola”.

In questi mesi, ha detto ancora Boccia, “sono stati distribuiti ventilatori polmonari ovunque, cosi’ come confermato da Arcuri. Il problema e’ dove sono finiti i ventilatori: attendiamo risposte in tempo reale dalle Regioni“. Stavolta De Luca rispondera’ subito?

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