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Parte la bonifica della Valle del Sacco, Zingaretti e Costa: “Giorno storico”

La fine dei lavori è prevista tra sedici mesi. L'intervento è nell'area del comprensorio industriale

Pubblicato:16-10-2019 12:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:50

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COLLEFERRO (ROMA) – “È una giornata storica”. Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, lo dicono in coro in coda a una mattinata che ha sancito l’avvio ufficiale alla bonifica della Valle del Sacco, a sette mesi di distanza dall’accordo che i due avevano sottoscritto a marzo nella Prefettura di Frosinone. Tempi brevissimi ma nello stesso tempo politicamente biblici se si pensa che allora Costa era il ministro dell’Ambiente del governo gialloverde, esecutivo contestato da Zingaretti nella sua veste di segretario del Pd. Ora si ritrovano nello stesso Governo, uno sempre da ministro, l’altro come sostenitore, e insieme hanno svolto un sopralluogo nel cantiere di bonifica Area ARPA 2, nel comprensorio industriale di Colleferro, per l’avvio dei lavori di messa in sicurezza permanente. Si tratta di un importante progetto di riqualificazione ambientale che interessa il Comprensorio Industriale di Colleferro. Il sito interessato dall’intervento si estende per circa un ettaro e mezzo. In un’area dove potrebbero essere ritrovati ordigni bellici della seconda guerra mondiale saranno rimossi 157mila metri cubi di terra e rifiuti contaminati, che saranno confinati in apposite ‘baie’ in attesa della impermeabilizzazione del terreno dove poi saranno ricollocati e ricoperti, come si fa con la chiusura di una vera e propria discarica.

“Oggi si sta voltando pagina. Vista la dimensione dell’area e la valenza storica di questo sito, e vista la ferita nella cultura del paese rappresentata dall’avere qui il terzo sito più inquinato d’Italia, oggi è una giornata storica perché si volta pagina e si entra nel merito di una fase in cui dovremmo lavorare per ricucire la ferita con i territori”, ha detto Zingaretti.

Per il governatore “non bisogna solo bonificare ma dare a questa zona una nuova vocazione produttiva che valorizzi anche la bellezza ambientale del territorio. Oltre questa fase scientifica di risanamento e bonifica dobbiamo pensare insieme a una fase in cui accanto ai controlli ci sia la creatività per far nascere in questo luogo nuove opportunità”.


L’augurio del presidente della Regione è che “quanto sta avvenendo e quanto avverrà nei prossimi giorni arrivi nelle case degli italiani come un messaggio di fiducia e speranza: non è vero che le cose non cambiano mai perché si apre una nuova pagina della storia di questo territorio e diamo un buon esempio al paese sul fatto che le cose possono cambiare in meglio. La bonifica non sia solo una bonifica ma il primo tassello di rinascita di questa parte bellissima del Lazio”.

Il ministro Costa ha voluto sottolineare che “mi piace che per la Valle del Sacco la Regione, un privato e il ministero siano uniti da un percorso assieme. Abbiamo messo al centro il benessere dei cittadini. Quando abbiamo firmato l’accordo di programma per la bonifica di Valle Sacco, che era attesa da vent’anni, significava proprio fare questo percorso”. Quello odierno “è il primo step, e il 12 marzo è ‘ieri’, ed è molto vicino rispetto ai decenni precedenti. La prima cosa che ci siamo detti quando negoziammo l’accordo, e ricordiamo che il governo era diverso, era mettere al centro non i colori ma il territorio. Ci dicemmo: dobbiamo fare presto- ha aggiunto Costa- Abbiamo stilato delle linee guida per semplificare. Semplificare non è semplicismo: abbiamo indicato gli obiettivi e siamo partiti. Qui ci sono dei finanziamenti, sono emerse delle necessità, e nei prossimi giorni ci sarà una riunione sull’argomento. Stiamo sul pezzo. Questo è il modo di amministrare per i cittadini”.

Il progetto definitivo di riconversione è stato redatto dall’Università degli Studi di Roma “Sapienza” e prevede la messa in sicurezza permanente del sito mediante la creazione di una vasca di confinamento definitivo, da realizzarsi per fasi successive e dotata di fondo, di pareti e di copertura impermeabili, in grado di ricevere tutti i materiali contaminati e/o inquinati, attualmente presenti nel sito Arpa 2 e ulteriori terreni contaminati provenienti da altre aree del comprensorio industriale di Colleferro, incluso il sito Caffaro Chetoni Fenilglicina. Il valore complessivo dell’intervento è superiore a 4 milioni di euro. Il cronoprogramma prevede che i lavori vengano ultimati entro 470 giorni (circa 16 mesi). La gestione dell’intervento, sotto il profilo tecnico e finanziario, è stata affidata alla Regione Lazio, come responsabile unico dell’attuazione. La copertura finanziaria è garantita dai fondi individuati nell’accordo di programma. Inoltre, a parziale copertura dei costi che saranno sostenuti in anticipazione dalla Regione Lazio ci sarà, sulla base di un accordo transattivo, una restituzione dell’80% dei costi sostenuti, sotto forma di contributo economico volontario, da parte della Se.Co.Sv.Im., soggetto privato proprietario dell’area.

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