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Alluvione Marche, il soccorritore: “Le auto galleggiavano sul fango, non era facile capire se ci fosse qualcuno”

Bajo (Croce Rossa): "Abbiamo visto panico e isteria in chi ha vissuto l’alluvione del 2014"

Pubblicato:16-09-2022 18:48
Ultimo aggiornamento:16-09-2022 18:48

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ROMA – “Di notte e con la pioggia battente le operazioni di soccorso sono particolarmente complicate perché non si riesce a vedere oltre i 5-10 metri. Stanotte c’erano macchine che galleggiavano sul fango, con i fari accessi e i tergicristalli alzati ma non si riusciva a capire se dentro ci fosse qualcuno o meno. Quando è così i soccorritori urlano, chiamano e cercano di ascoltare per percepire voci o rumori. Sono situazioni che creano preoccupazione e stress”. A raccontarlo alla Dire è Emanuele Bajo, delegato operazione emergenza e soccorso della Croce rossa Marche, dopo una nottata trascorsa sul territorio ad aiutare chi ne aveva bisogno.

Ieri è stato tutto molto veloce– ricorda Bajo- è arrivata una bomba d’acqua che sembrava non finire mai, la pioggia aumentava sempre di più. A molti ha ricordato l’alluvione del 2014 e proprio per questo le persone che avevano ancora nella mente il dramma di otto anni fa erano in panico. Abbiamo visto molto nervosismo e isteria“. “Fin da subito- continua Bajo- la Croce Rossa si è mossa attivando tutte le sale operative e impiegando oltre 70 volontari. Siamo dovuti intervenire per aiutare molte persone ad uscire dalle auto perché non ci riuscivano. Abbiamo visto scene drammatiche, mamme bloccate con i figli e in alcuni casi anche noi soccorritori abbiamo avuto difficoltà ad aiutarli”.

Il Comune di Senigallia ha subito istituito presso il Seminario vescovile un luogo di ricovero per la cittadinanza in difficoltà. “Ci sono ricoverate circa una quarantina di persone sfollate dalle proprie abitazioni. Ora, però, la cosa più difficile è convincere gli anziani a lasciare le proprie abitazioni, nei casi in cui sono state colpite”. “Adesso- continua Bajo- siamo nel momento in cui si sta tentando di ripristinare la decenza delle strade e delle abitazioni colpite, una fase di ripulitura e di recupero dei beni. Ci sta aiutando tutta l’Italia, mettendosi a disposizione come ha potuto. Al momento abbiamo 3 pompe d’acqua che sono arrivate da Avezzano e 2 che sono arrivate da Roma. In più sono in viaggio altri mezzi speciali da Genova e dalla Toscana”, conclude Bajio.


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